No vabbè, ma che giargianata è?
Ormai capita sempre più spesso di rimanerci di emme dopo avere cliccato su un link che a prima vista sembrava molto interessante. Eppure, dopo tanti anni, dovrei essere uno navigato.
Anche noi, qui all'Imbruttito, ci diamo dentro come dei caimani per studiare titoli che spaccano e convincervi ad aprire pezzi come questo. Quando il gioco diventa business è una cosa normale la ricerca di fatturato, no? Sempre più spesso però molta gente la fa fuori dal vaso.
Clickbaiting lo chiamano quelli studiati. In pratica ci lanciano delle succulente esche e noi come pesci abbocchiamo al loro amo, rimanendo incastrati nella rete. Inconsapevolmente ogni giorno contribuiamo a gonfiare il conto economico di questi che non sono pescatori, ma solo e soltanto fenomeni da baraccone.
Già, perchè nella migliore delle ipotesi queste cose ci fanno solo e soltanto perdere un sacco di tempo.
Il gossip è quello che va per la maggiore, d'altronde qui a Milano abbiamo i Ferragnez. Ecco, ci sono siti che scientificamente pompano tutto quanto avviene nelle stories postate dalla coppia più famosa della città. Quando c'è un broncio sono sull'orlo del divorzio, Leone dice una mezza parolaccia e tutti sono allibiti, i fan senza parole per qualche outfit da urlo. No vabbè, poi capitano le cose serie, e tu non ci credi più, anche quando sono vere.
Tornando alle cose frivole, piccola parentesi per gli appassionati di fantacalcio. Dai vari siti dedicati arrivano spesso notifiche tragiche su tutte le squadre di serie A. Tegole per gli allenatori, scelte a sorpresa, infortuni gravissimi. Poi clicchi e nella maggior parte dei casi si tratta di botte alla caviglia o piccoli raffreddori. Nel mentre sei andato in sbatti paura perchè pensavi di dover giocare in dieci contro il primo in classifica!
L'illusione del tutto gratis ci ha fatto perdere di vista il fatto che le notizie non sono messe lì da delle Onlus caritatevoli, ma da aziende che devono massimizzare il fatturato, a spese nostre. Capita così che Tizio asfalta Caio che poi zittisce Sempronio dopo essersele date di brutto. No, non stiamo parlando della vicenda Facchinetti-McGregor e delle botte vere, ma di titoloni on line di testate blasonate che poi svelano normalissimi battibecchi da talk show tra politici, scienziati e tuttologi di varia natura e orientamento.
Ecco, come tanti, penso di essermi rotto le scatole del sensazionalismo a ogni costo. Sogno un giorno un titolo che dica più o meno così: oggi non è successo proprio un cazzo di niente, quindi non stare lì a cliccare perchè non abbiamo nulla da dire, goditi la vita!
Invece so già che, per ogni news che vorrò leggere, dovrò accettare cookies che mi profileranno proponenedomi poi invitanti banner pubblicitari.
Il raggio di un chilometro attorno a casa mia dovrebbe pullulare di quarantenni single in cerca di compagnia, ma se mi affaccio vedo solo il camion dell'AMSA che raccoglie il vetro. Nel mio quartiere poi, sempre secondo l'internet, dovrebbero anche esserci diversi nuovi milionari grazie a un comodissimo lavoro da casa; ho chiesto in giro e, chissà perchè, nessuno ne ha mai sentito parlare.
Non so se esista una soluzione a tutto ciò che ormai è diventato fonte di mal di testa ricorrenti. Inutile dire che basta non cliccare, è come entrare da McDonald's e ordinare l'insalata senza condimenti, provateci!
Di una cosa però sono certo, ocio alle truffe di chi promette di farvi ricco in sette giorni, magari citando ignari personaggi famosi a caso. Il Gatto e la Volpe esistono anche nella transizione digitale, non solo nella favola di Pinocchio. Non dategli i vostri dobloni, fate ballare l'occhio. Perchè su certi link non bisogna fare clic, ma semplicemente passare oltre. TAAC!
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