Per la maggior parte di noi le vacanze del 2020 e del 2021 non sono state esattamente come le desideravamo. Siamo rimasti in Italia, magari senza allontanarci troppo dalla City, meglio se in casa per non rischiare di mischiarsi a troppe persone. Una cosa tranquilla, ma accompagnata da un perenne sbattimento da pandemia. Ci sta. Questo biennio di frustrazione non può non avere una conseguenza: l'estate prossima saremo carichi a pallettoni, gasatissimi e con la voglia di spaccare tutto (si fa per dire). Lo conferma uno studio di Booking.com, che ha individuato sette macrotendenze nei propositi di viaggio dell'anno prossimo.
Prima di tutto Carpe diem, cogli l'attimo, come mantra assoluto delle vacanze 2022. "Le persone vogliono tornare a muoversi, fare il viaggio sognato da una vita o semplicemente, partire all’improvviso cogliendo un’occasione al volo", spiega Alberto Yates, Regional Manager in Italia del sito. Abbiamo voglia di andare, volare, vedere, incontrare gente, fare casino, ballare, sudare, perderci chissà dove. Abbiamo voglia di avventura, di imprevisti, di conoscere nuovi amici e magari nuovi amori. Insomma, di recuperare il tempo che abbiamo perso per colpa di questo cazzo di Covid. E ce lo meritiamo pure, no?
Tra le sette macro tendenze c'è Viaggiare per stare bene. "E perché, di solito si viaggia per star male?", direte voi. Claro que no, ma l'anno prossimo (si spera a pandemia finita) avremo ancora più voglia di coccolarci, di premiarci, di godere come non abbiamo goduto in questi infausti anni. Non è un caso che oltre i due terzi delle persone intervistate abbiano affermato di non aver mai realizzato quanto i viaggi fossero importanti per stare bene, prima di esserne private.
A sorpresa, il lavoro sarà bandito dalle vacanze '22. Lo smart working ha rotto i maroni, pure se con i piedi in ammollo nell'Oceano. Anche basta. Stop email dal capo, call, videocall, progettini sotto l'ombrellone, pali da risolvere mentre stiamo scalando una montagna. Per tre quarti dei viaggiatori (cioè il 73%) andare in ferie significherà staccare completamente, cosa che nel 2020 e nel 2021 non siamo riusciti a fare. Tornare a viaggiare, inoltre, provocherà in noi emozioni che pensavamo dimenticate. Insomma, sarà come se partissimo per la prima volta.
Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa, è di avere cura delle altre persone. Per questo l'anno prossimo faremo grande attenzione alle comunità locali del posto in cui viaggeremo: il 58% degli intervistati crede infatti che i viaggi debbano essere un beneficio per la comunità della destinazione. Il 68% desidera che il denaro speso vada alla gente del posto. In generale, c'è grande desiderio di conoscere nuove persone. La pandemia ci ha costretti alla diffidenza, alla paura. Ci ha chiusi in casa, senza uno straccio di vita sociale. Anche basta: cascasse il mondo, l'anno prossimo vogliamo conoscere gente nuova, dal vivo, vis-à-vis. Due terzi degli intervistati hanno ammesso di essere aperti alle nuove conoscenze mentre il 64% non vede l’ora di socializzare.
La maggior parte degli italiani, inoltre, desidera viaggiare cogliendo l'attimo. Quasi tre quarti delle persone hanno dichiarato di voler acchiappare al volo la prima occasione interessante che gli capiterà a tiro. Basta ragionare troppo, bagagli alla mano e via. Non per niente si prevede un boom dei last minute. Infine la tecnologia: le app continueranno a sostenerci e ad aiutarci, semplificando l'organizzazione del nostro viaggio. Secondo il 69% degli intervistati servirebbe utile disporre di un'applicazione che preveda dove sarà sicuro viaggiare o per suggerire le destinazioni facili in base alle misure anti Covid (67%). Con la speranza che l'anno prossimo il virus sia solo un bruttissimo e lontano ricordo.
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