Se cercate un posticino pettinato, dove sorseggiare qualcosa di buono e raffinato e che vi faccia fare un figurone... eccovi la dritta. Dream House, via Pietro Colletta 17, è un nuovo club per scoprire il whisky tra cocktail e proposte selezionate. L'ispirazione, of course, arriva dal mondo english e propone un format innovativo che permette a tutti di scoprire la bellezza di questo distillato. Che siate appassionati, espertoni o neofiti, è istess.
A mettere in piedi la baracca sono stati Federico Mazzieri e Marco Maltagliati, soci fondatori di Dream Whisky, etichetta indipendente che seleziona i migliori whisky sul mercato e li imbottiglia. Gli intenditori ci andranno matti: nella Dream House, oltre agli imbottigliamenti curati da Dream Whisky e affinati direttamente in Scozia in un magazzino di invecchiamento tradizionale nel cuore dello Speyside, si possono trovare diverse rarità acquistate durante numerosi viaggi. Antonio Lugli cura la lista di cocktail, che varia ogni mese in base alla stagionalità.
"La parola d'ordine quando si lavora con il whisky in miscelazione è semplicità", racconta Antonio, barmanager Dream Whisky. " Questo modo di approcciare il prodotto ci permette di non andare a destrutturare un liquido già complesso e ricco di sfumature, dove spesso ritroviamo già tutte le caratteristiche di cui abbiamo bisogno in un cocktail, come dolcezza, acidità, speziatura o torbatura. Il gioco, perciò, è quello di abbinarvi altri spiriti che siano in risonanza con il profilo aromatico e ne completino la struttura. Quindi, suggeriamo pochi ingredienti di qualità e focus sul ghiaccio, cristallino e lavorato a mano.”
Per godere al massimo, optate per la combo whisky - sigaro. Nel locale infatti c'è un'aera fumatori, vera confort zone per gli amanti di buoni sigari e aromi ricchi di profumi. La Dream House è aperta da martedì a sabato e organizza serate di degustazione di varia natura: oltre ai format tecnici per selezionatori, affinatori, imbottigliatori o produttori, propone percorsi di degustazione in purezza (con whisky di annate diverse) o in abbinamento, dove il whisky viene accompagnato da formaggio, ostriche, carni e molti altri pairing.
Più conviviali gli appuntamenti della domenica, in cui amici e clienti si siedono intorno a un tavolo con l’intento di condividere l’arte del buon cibo e del buon bere coinvolgendo produttori e chef. Dai, un posticino decisamente intrigante, no?
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