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Siete sempre incollati allo smartphone? Ecco le dritte degli esperti per staccarsi (almeno un po’)

Una ricerca ha dimostrato che la sola presenza dello smartphone nella nostra stessa stanza ci rende più stupidi. Ecco allora qualche consiglio per evitare la dipendenza da cellulare

Alzi la mano chi, tra di voi, pensa di avere un problema di dipendenza dallo smartphone. Se non avete alzato la mano non esaltatevi, probabilmente state solo negando la realtà, succede. Se ogni pretesto è buono per sbirciare il cellulare, se la prima cosa che fate al mattino è prendere in mano l’iPhone, se trascorrete ore sui social e ogni santissimo momento state a controllare chi vi ha scritto su Whatsapp… fermatevi subito a leggere questo pezzo. Che va bene essere connessi, fatturare e farsi trovare sempre operativi, ma anche meno. Anche perché, studi alla mano, l’uso eccessivo dello smartphone ci sta rendendo decisamente più scemi.

Riprendendo numerose ricerche fatte negli anni, abbiamo cercato di capire come si esce da questa malsana dipendenza. Anche perché dai, non fa tristezza vedere tutta la gente china sugli schermi in metro? E i ragazzini che invece di limonare manco si guardano e preferiscono sbirciarsi su Instagram? Saranno discorsi da boomer, ma un po’ di distanza dall’amato smartphone non può che fare bene al nostro cervello. Lo sapevate che già solo il fatto di avere un telefonino nella stanza limita potenza e funzionalità del cervello? Pure se è spento, eh. Lo ha dimostrato uno studio condotto dall’Università di Austin, in Texas. Che si fa quindi? Secondo i ricercatori una buona idea è quella di tenere il cellulare direttamente in un’altra stanza. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

Ma sì. A meno che non vi serva urgentemente per lavoro, provate a dimenticarvene. Già questo è sufficiente per migliorare le capacità intellettive, pensate. Se lo smartphone è nella stessa stanza, invece, rappresenta una irresistibile fonte di distrazione. “I partecipanti non erano distratti dalle notifiche – hanno spiegato i responsabili della ricerca, parlando delle analisi su alcuni volontari – ma dalla semplice presenza dello smartphone sul tavolo: era abbastanza per ridurre le capacità cognitive“. Che ansia. Che poi combattere la dipendenza è fondamentale anche per sentirsi maggiormente produttivi sul lavoro, occhio.

Becoming Superhuman, una società di formazione alla produttività, si occupa proprio di questo: aiutare i professionisti a portare a termine un lavoro in meno tempo e con meno stress. E volete sapere cosa insegnano a fare, tra le altre cose? A impedire al nostro cellulare di controllarci. Lo step base è quello di disattivare le notifiche. Se nelle orecchie ci arriva il bip-bip di ogni messaggio e addirittura ogni richiesta di amicizia, siamo davvero fottuti. Silenziamo tutto e via. Altra dritta: per combattere lo smartphone, fatevi aiutare dallo smartphone stesso. Molti dispositivi sono in grado di indicarvi quanto tempo trascorrete davanti allo schermo, ogni giorno oppure ogni settimana. Andate a scoprire qual è il vostro livello di fissazione, e poi fate uno sforzo per migliorare la situa.

Diversi dispositivi possiedono delle funzioni molto utili in questo senso, pensate proprio per il benessere digitale e per il parental control. In Modalità Riposo, ad esempio, alcuni cellulari silenziano in automatico tutte le chiamate e i messaggi. Un po’ come piazzare il cartellino Do not disturb sulla maniglia della porta. E se questo non vi basta, provate a rendere il vostro device mentro intrigante trasformandolo in un cumulo di grigi. Basta smanettare un po’ e selezionare la modalità Scala di grigi, che può avere nomi diversi a seconda del cell. Taac, in mezzo secondo vi ritroverete tra le mani un cellulare grigissimo e tristissimo. Un dispositivo meno attraente, forse, farà passare la voglia di cercarlo ogni secondo. Se così vi sembra troppo complicato, scegliete allora un’immagine Home scoraggiante. Potrebbe bastare una scritta d’urto tipo: “Smettila di rincoglionirti sul cellulare! Fatti una vita!”.

Oh, se poi funziona fatecelo sapere eh.

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