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Girls, sfoderate il curriculum: ecco la top 20 delle aziende italiane in cui le donne sono più felici di lavorare

Le aziende fanno parte di Best Workplaces for Women, classifica stilata da quasi 20mila lavoratrici di oltre 200 imprese del Belpaese. Presi in esame dati come meritocrazia, giustizia ed equità di genere, ma anche il bilanciamento lavoro-vita privata

Quando si parla di lavoro e donne, sappiamo bene quanta strada ci sia ancora da fare per evitare disparità e discriminazioni. Non molto tempo fa vi avevamo proposto un’intervista dedicata a uno dei tanti temi correlati, quello delle donne senza figli penalizzate sul lavoro. Oggi invece vogliamo parlare di good things, cioè di quelle aziende che si distinguono per meritocrazia, giustizia ed equità di genere. Great Place to Work Italia ha stilato per il sesto anno consecutivo la classifica dei Best Workplaces for Women, le 20 migliori aziende italiane per cui le donne sono più felici di lavorare, scelte da quasi 20mila lavoratrici di oltre 200 imprese del Belpaese. Se quindi siete in cerca di occupazione o volete fare un change, prendete nota delle info qui sotto perché potrebbero svoltarvi la carriera.

Iniziamo col podio. Il miglior luogo di lavoro per le donne italiane è Sebach S.p.A., punto di riferimento dei servizi di noleggio di bagni mobili, seguita da American Express Italia, impresa che si occupa di servizi finanziari e assicurazioni, e da AHK Italien (che si trova a Milano, in via Gustavo Fara 26), azienda specializzata in consulenza manageriale. Tutte e tre società super virtuose, in cui la presenza femminile è rilevante e superiore alla media nazionale: il 54% dei loro dipendenti è composto da donne rispetto al 28% delle altre imprese analizzate e il 43% del top management è femminile, contro un 26% registrato a livello nazionale. Big applause. Questi dati assumono ancora più valore se confrontiamo la situa italiana con quella europea: i numeri del Gender Diversity Index, indicatore dell’European Institute for Gender Equality, dimostrano che solo il 17% delle donne ricopre un ruolo all’interno dei management aziendali. Che scarsi.

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Un ulteriore indicatore preso in considerazione nell’analisi è il Parity Index, un indice che raggruppa alcune tematiche come il gender pay gap, la meritocrazia, la giustizia, l’equità di genere e la gestione del tempo. Tutti temi che in Italia (e non solo) sono molto delicati, come abbiamo anticipato all’inizio. Qui i Best Workplaces for Women 2022 hanno mostrato, rispetto alla media nazionale, +18 punti percentuali rispetto alla percezione del gender pay gap, +16 sulla meritocrazia, +12 su aspetti legati alla giustizia, +8 sulla percezione dell’equità di genere e +6 sulla gestione del tempo. Ma nella ricerca si è guardato con attenzione anche al work-life balance, quindi il bilanciamento lavoro-vita privata, un aspetto rispetto al quale c’è uno scarto di 20 punti percentuali (85% vs 65%) tra le aziende della classifica e la media nazionale. Valutato anche il coinvolgimento delle collaboratrici in merito ai cambiamenti aziendali (82% vs 67%). Della serie “la mia azienda è differente”.

“Il mercato del lavoro, attualmente, è caratterizzato da cambiamenti veloci e nuovi assestamenti che richiedono alle organizzazioni di farsi trovare pronte e al contempo innovare per generare nuove strategie aziendali – ha dichiarato Beniamino Bedusa, Presidente di Great Place to Work Italia – A tal proposito, le analisi sui Best Workplaces for Women 2022 si sono concentrate anche sull’opportunità di innovazione come elemento di inclusione femminile e come sintesi del contributo strategico delle donne nella gestione aziendale e nelle organizzazioni”. Ma bando alle ciance, curiose di scoprire la top 20? Tela chi, prendete nota. E ocio che Reverse, Biogen, Ingram Micro, Bending Spoons, Kiabi, Hilton, Gruppo Assimoco, Sorgenia, Webranking e Ipsen sono a Milano! Taaac! 

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