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Sgami o poverate? Il best of dei trucchi Imbruttiti per sopravvivere al carovita

Un vademecum semiserio per affrontare l'inflazione galoppante e arrivare a fine mese senza sbatti

Inflazione, carovita, rialzo dei prezzi. Chiamatelo come diavolo volete, ma è ormai impossibile fare finta di nulla: tutto è aumentato un botto. Non solo la benza alla pompa è sempre più cara, ma ora per comprare un chilo di ciliegie al super serve un leasing

L’Imbruttito, da autentico animal spirit del terzo millennio, non ha paura delle avversità. Inizialmente ha tentato di cavalcare l’inflazione galoppante minimizzando la faccenda, convinto di essere in totale controllo della situation.

Come solution, dove poteva, ha rialzato un po’ il netto a pagare delle fatturine, ha anche stretto i denti accettando qualche incarico extra. Il suo mantra è stato: se mi aumentano i costi io recupero sui ricavi. TAAC!

I rincari sono ora arrivati a livelli insostenibili anche per lui. Se ne è reso amaramente conto durante il Fuorisalone, quando il suo locale preferito per la pausa pranzo ha ritoccato nuovamente al rialzo i prezzi del menù lunch. Ovviamente senza riabbassarli una volta che il design e tutti i suoi eventi collaterali ce li siamo, finalmente, levati dai coglioni.

Quando troppa gente la fa fuori dal vaso, bisogna aprire l’ombrello. In assoluto riserbo – vuoi mica passare per Giargiana – l’Imbruttito ha quindi cominciato a fare saving pesante. Insomma, quello che in gergo si dice tirare la cinghia

Così, convinto che con un po’ di sgami si riesca ad arrivare a fine mese senza lo sbatti della quarta settimana, l’Imbruttito ha ufficialmente dichiarato guerra al carovita. 

Regola numero uno: dimezzare le capsule del caffè. Il ritorno alla moka sarebbe troppo (da Giargiana) però il ragionamento alla base è veramente basic: da un solo lungo possono uscire due ristretti. Dai, vorrai mica tracannarti il beverone come gli americani! What else?

Altro trucchetto per non fare la figura del pezzente è vestire di green ogni propria azione finalizzata al risparmio. L’Imbruttito beve l’acqua del rubinetto perché non vuole creare rifiuti e inquinare gli oceani con la plastica. Coltiva i pomodori sul terrazzino (metri zero e meno CO2) e ha iniziato un periodo di washing out per depurarsi mangiando schiscette di insalata e semi di chia, filosofeggiando sull’inquinamento provocato dagli allevamenti intensivi. Di notte si fanno sentire i morsi della fame e negli incubi ricorrenti compare Greta che si sbrana un ossobuco da un chilo, ma è un periodo. Passerà… 

Poi dai, basta smart working. Tutti a lavura‘ in presenza. L’Imbruttito è contento di essere tornato in office perché può sfruttare i servizi igienici e il condizionatore a spese dell’azienda.  Vuoi mettere c*ga*e al fresco prima del morning meeting tutto a spese del boss. Quanta acqua e rotoli di carta igienica si risparmiano in un anno? 

Capitolo igiene personale. L’Imbruttito ringrazia il cielo (e la pandemia) di avere ancora anni di voucher per l’abbonamento in palestra, dove puntualmente si reca ogni giorno non allenandosi praticamente mai, ma semplicemente per la doccia a scrocco

L’inflazione poi è in grado di distruggere ogni tabù, anche quelli più granitici e inconfessabili. Pare che qualcuno lo abbia intravisto in coda all’ATM Point di Duomo e poi aggirarsi furtivo nei pressi di un totem. Le nostre talpe ci informano che ha convalidato la tessera senza farsi troppo notare e poi è salito sullo spostapoveri, rigorosamente in occhiali scuri (appannati) e mascherina FFP2. Qualcuno lo ha comunque riconosciuto, ma lui ha negato qualsiasi relazione duratura. Sai ho preso un biglietto singolo perché ho il bolide (un SUV 3200 diesel) in revisione. Oh ma che fauna c’è qui in metro?

Last but not least, la spesa. Dopo aver smadonnato per anni per le troppe pubblicità nella buca delle lettere, ora è diventato il migliore amico dei bangla che portano in giro i volantini dei supermercati. Li ferma per strada perché vuole consultare tutte le offerte speciali in anteprima e fiondarsi a vuotare lo scaffale del WCnet sottocosto, della salsa di soia in 3×2 o per accaparrarsi il trapano a colonna, solo per oggi a 59 e novanta al LIDL. Sì avete capito bene, se non si fa nemmeno più problemi a cornificare l’Esselunga, la situazione è proprio drammatica. 

È anche partito alla ricerca di gente che regala prodotti in giro per Milano. Durante un afoso sabato pomeriggio ha recuperato a scrocco una lattina di acqua tonica, un barattolo di marmellata, tre swiffer per pulire i pavimenti e altri gadget. In realtà era alla disperata ricerca di qualche bene durevole tipo una scatola di preservativi, ovviamente XL, ma non ha trovato nessuno della Durex pronto a omaggiarlo. Con il rialzo delle quotazioni del lattice alla borsa di Amsterdam bisogna rassegnarsi, anche l’amore costa sempre di più. Tegn dur Imbruttito! 

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