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Alle Maldive la prima città galleggiante al mondo: ospiterà 20mila residenti che con l’innalzamento del mare resteranno senza casa

Si chiama Maldives Floating City e sarà composta da 5mila unità modulari in una laguna di 200 ettari. Case, ma anche ristoranti, hotel, negozi e scuole

Lavori in corso per quella che sarà ufficialmente la prima città galleggiante al mondo, in quel di Malé, Maldive. Non certo una trovata di qualche archistar annoiato eh, ma un’esigenza nata da un orizzonte drammatico: l’innalzamento del livello del mare che colpirà le Maldive e che entro il 2050 potrebbe far scomparire addirittura l’80% dell’idilliaco paese tropicale. Sadness

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©Waterstudio

La città galleggiante si chiama Maldives Floating City ed è il risultato di un featuring tra lo sviluppatore immobiliare olandese Dutch Docklands e il governo delle Maldive, firmato dallo studio di architettura Waterstudio. La nuova cittadina “sarà situata in una laguna di acqua calda, a 10 minuti di barca dalla capitale delle Maldive, Malé, e dall’aeroporto internazionale di Malé” e accoglierà fino a 20mila persone, quelle che, causa innalzamento del livello del mare, potrebbero perdere le loro attuali dimore. Maldives Floating City sarà composta da 5mila unità modulari collocate in una laguna di 200 ettari, separate tra loro da canaletti. Non solo case eh, ma anche ristoranti, hotel, negozi e scuole. Un design che rimanda a una barriera corallina, ispirato alla tradizionale cultura marittima delle Maldive.

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©Waterstudio

Riguardo ai lavori ci siamo quasi: molte unità sono praticamente pronte e i primi residenti potranno trasferirsi all’inizio del 2024, mentre tutta la baracca sarà ufficialmente conclusa entro la fine del 2027. Una roba figa, degna di questo splendido territorio: ogni residenza sarà affacciata sul mare, avrà una superficie di almeno 100 metri quadrati a cui aggiungere la terrazza sul tetto e prezzi che partono dai 250mila dollari. Grande attenzione anche all’impatto ambientale della città galleggiante: “è stato rigorosamente valutato da esperti locali di coralli e approvato dalle autorità governative prima dell’inizio della costruzione”, come spiegato alla CNN da Koen Olthuis, fondatore di Waterstudio.

Gli edifici saranno dotati di energia elettrica ricavata da impianti fotovoltaici e potranno godere di aria condizionata ad acqua marina, pensate, quella cioè che sfrutta l’acqua pompata dalla profondità del mare. A Maldives Floating City ci si potrà spostare a piedi, in bicicletta o con scooter elettrici. Oh, tutto stupendo, se non fosse per la piaga del cambiamento climatico che ci sta decisamente sfuggendo di mano.

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