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Editorial
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Lo so che leggendo il titolo vi state chiedendo: abbiamo bisogno dell’ennesimo articolo per affrontare il periodo delle feste, che già chiamarlo così è fargli un complimento? Vi rigiro la domanda: abbiamo bisogno dell’ennesimo meme sul lunedì mattina?

La risposta è sì.

Di entrambi non ne avremo mai abbastanza. Perché mitigano un malessere collettivo, condiviso e universale.

In pratica, più che una guida di sopravvivenza al periodo natalizio, questo scritto è un rituale scaramantico da ripetere annualmente.

Una specie di mantra da leggere e rileggere a voce alta mentre ripescate le palline di Natale degli anni scorsi, che nel frattempo sono diventate perfette per essere riposte in un sacchetto dentro il bidone del secco.

Il periodo che va da dicembre a gennaio è uno stress test che quasi nessuno riesce a superare indenne. Per questo, credo sia importante trovare una soluzione comune per evitare di arrivare a febbraio completamente bolliti.

Andiamo con ordine, cercando di stabilire delle priorità cronologiche e pianificare ‘sto cazzo di Natale. In questa delicatissima fase, l’imbruttimento è la nostra risorsa più preziosa: to do List, calendar ed Excel diventano i nostri personalissimi elfi natalizi.

 

  • Sbatta 1 Decorare la casa

Per me è del tutto normale non avere lo zerbino o il nome scritto sul campanello di casa, ma non posso accettare chi non sfoggia almeno un rametto di vischio in questo periodo dell’anno.

C’è solo una cosa da tenere a mente quando si fantastica sul trasformare la propria casa in un villaggio della Lapponia: tra tre mesi è marzo.

Non strafate, che poi non avete spazio per disallestire tutto il circo che avete tirato su e vi tocca buttare metà delle decorazioni. O peggio, affittare un box per archiviare tutto.

Puntate su pochi oggetti ma d’effetto e se non avete spazio per l’albero, addobbate la Monstera.

Usate i regali che farete come oggetti di scena, disseminateli con senso e giudizio in giro per casa. Così invece di occupare spazio e basta, si daranno da fare come ciapa pulver (se la polvere inizia ad accumularsi, spruzzateci sopra della neve spray - lontano dagli occhi, lontano dal cuore).

Oggetto top: la decorazione da appendere alla porta di casa. Se avete particolari capacità manuali potete anche darci dentro e fabbricarvela da soli, così da dare finalmente un senso al vostro profilo di Pinterest.

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  • Sbatta 2 I regali 

È al secondo posto, ma solo perché questa guida segue un ordine cronologico.

In ogni altra situazione, la sbatta dei regali non solo sarebbe al primo posto, ma occuperebbe tutto il podio.

Quello che sto per condividere con voi non è un consiglio, ma un dovere morale: non regalate oggetti inutili.

Basta con le cazzatine che fanno ridere giusto i 3 secondi in cui si scarta il pacco (in tutti i sensi). Sappiamo tutti dove finiscono questi regali: nel primo cestino disponibile e senza neanche passare da casa.

Vi assicuro che fare regali utili è possibile: vi ricordate quando da piccoli la nonna ci regalava i calzini, i cioccolatini, il bagnoschiuma ecc? A quei tempi eravamo troppo giovani e inesperti per capire la verità ma oggi ci illumina come un lampione di notte: una confezione di Tesori d’Oriente vale cento volte un cappello di merda col velcro a cui lanciare palline di stoffa.

Se non avete tempo o voglia di andare in giro per mille negozi, fare i pacchetti e scervellarvi per ogni regalo, c’è una terra promessa, un modo diverso che vi aspetta. Andate in profumeria: un luogo per molti inesplorato ma capace di risolvere piccole e grandi sbatte. Avete presente Lively? Ecco, vi comunico che lì trovate un sacco di cofanetti regalo già impacchettati con tanti prodotti diversi. E sapete cosa significa? Che sicuro scoverete il match perfetto per la collega, il papà, la BFF o quel Secret Santa che non sapete come svangare.

Fate un giro sul sito (lively.it) o andate direttamente in negozio, così fate pure incetta di campioncini di creme. E visto che quest’anno siamo stati buoni, Lively ci regala tutti i cofanetti in promozione fino al 40% e così abbassiamo pure la voce costi del nostro Excel.

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  • Sbatta 3 La festa aziendale

Se siete fortunati, questa sbatta si limiterà a una sola festa, quella del luogo in cui lavorate. In questo caso, la sopravvivenza è assicurata, perché quello che vi si richiede è il più naturale dei comportamenti umani, cioè bere e mangiare gratis.

Due appunti da tenere a mente: l’open bar in italiano si traduce con alta probabilità in hangover. Per evitare ritorsioni in ufficio, l’importante è aspettare che il vostro o la vostra boss si sbronzi prima di voi così da non potere giudicare le vostre condizioni in seguito.

La seconda regola d’oro è non fissare riunioni o call importanti per le prime 4 ore della mattina successiva. Perché sì, le feste aziendali sono quasi sempre infrasettimanali. M’immagino i responsabili dell’evento come le persone più sadiche del mondo che nel sentire free drink e martedì sera nella stessa frase hanno quasi un sussulto di piacere. Secondo me, sono quelle stesse persone che godono quando si accorgono che nell’anno venturo non ci saranno ponti perché le festività cadono tutte nei weekend.

Nel caso in cui la vostra vita, purtroppo, vi abbia portato a dover presenziare a più di una festa aziendale (azienda del compagno\a, festa del cliente, del fornitore, dell’amico ecc), il consiglio è solo uno: andate a tutte ma state pochissimo, cercando però di farvi fotografare da più persone possibili così da avere una prova concreta del vostro passaggio.

Se sarete molto bravi, la vostra permanenza durerà il tempo di una story con tag.

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  • Sbatta 4 L’estetista

Questo punto della nostra lista si collega al precedente e al prossimo: qualsiasi sia il tipo di festa natalizia a cui dovete andare (con amici, in famiglia, con colleghi) è richiesto un effort estetico. Mica ci si può presentare in felpa e con le unghie sbeccate. Non vogliamo certo rischiare di essere meno eleganti della tavola del 24 dicembre.

E non solo per un motivo di decoro, perdonate il gioco di parole, ma anche perché siamo nel 2022 - quasi 2023 - e la quantità di foto che saranno prodotte e postate durante il periodo natalizio ha la portata di 1000 Coachella.

A dimostrazione di questo c’è un dato importante: a dicembre la categoria che lavora di più non sono i corrieri Amazon, né le commesse di Rinascente, ma le santissime estetiste.

Per loro il mese di Natale è un Vietnam fatto di turni infiniti e richieste assurde il cui climax è disegnare piccoli pupazzi di neve su unghie dei piedi. Trovare un buco per farsi fare una manicure che duri fino all’Epifania diventa difficile come cercare il Lievito Madre in lockdown.

Per fortuna a Milano c’è Lively Beauty Suite, un luogo magico dove i trattamenti di bellezza diventano express, tipo il treno per andare a Malpensa. Riuscire a farsi fare una manicure rosso ciliegia sarà facile e piacevole come bere uno Spritz. 

Per le imbruttite più agguerrite e ambiziose, quelle che non si accontenta di avere le unghie perfettamente in pendant con le decorazioni dell’albero di Piazza Duomo ma voglio di più, Lively Beauty Suite offre trattamenti specifici per corpo e viso, con prodotti della madonna e tecnologie di ultima generazione che manco in Tesla sono così avanti.

Con questo trucco, in tutti i sensi, e una foto studiata possiamo tranquillamente raggiungere il +200% di engagement sui social.

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  • Sbatta 5 La cena o il pranzo di Natale

Ed eccoci al mostro finale: il pranzo o la cena di Natale.

Ma mica una qualsiasi, eh. Qui si parla di quella che si terrà a casa vostra.

Questa sbatta raggiunge un livello di stress paragonabile a quello delle missioni NASA.

Solo per decidere un menù che metta tutti d’accordo c’è bisogno di un conclave più intenso di quello per la scelta del prossimo Papa.

Il cugino è vegano, la zia celiaca, c’è sempre qualcuno allergico alle noci e tu sei intollerante al lattosio (come tutti gli over 27). Ragionando matematicamente con le intersezioni e gli insiemi, ciò che rimane è un bel menù a base di acqua, raggi di sole e sorrisi.

Vista la difficoltà della sfida e l’aspettativa altissima, il mio consiglio molto paraculo è uno solo: organizzate un bel porta party in cui ogni partecipante è invitato a portare qualcosa da magiare o da bere.

I benefici sono molteplici. In primo luogo riducete di tantissimo il vostro tempo ai fornelli aumentando solo lievemente quello degli altri, un prezzo ridicolo che siamo disposti a pagare. Di conseguenza, voi potrete concentrarvi su una singola portata e farla da dio senza preoccuparvi troppo delle necessità di ogni invitato, perché sicuramente ci sarà qualcosa di perfetto per loro, preparato da altri. Il secondo punto che il porta party suddivide la responsabilità: nel caso in cui il party non riesca al 100%  nessuno potrà dare l’intera colpa a voi ospitanti. Al massimo ci si ricorderà di chi ha cucinato il piatto peggiore e in questo caso dovete cercare di non essere voi. Al contrario, se la vostra cena sarà un successo, il merito sarà quasi esclusivamente vostro e tutti si ricorderanno di quel Natale bellissimo passato nel vostro soggiorno. 

Peccato solo per quei pacchi regalo pieni di polvere nell’angolo della stanza.

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L’augurio che vi faccio è di passare delle ottime feste e soprattutto di superarle indenni. E se proprio qualcosa dovesse bruciare, che siano i crostini di pane e non la vostra salute mentale.

Buon Natale e se non ci sentiamo prima, buon inizio!

 

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