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Lo storico Romeo Fiori chiude dopo 58 anni: colpa della crisi e dei lavori per la metro

Domenico e Rosa Romeo hanno deciso di chiudere lo storico negozio di fiori in quel di Porta Vercellina. Il figlio non potrà continuare l'attività perché allergico, pensate.

Che dispiacere quando un’insegna storica della City abbassa definitivamente le serrande. Ci è dispiaciuto per il McDonald’s di San Babila, figuriamoci se non siamo tristi per l’addio di Romeo Fiori, da 58 anni punto di riferimento floreale in quel di Porta Vercellina. La crisi prima e i lavori per la metro poi hanno dato una bella mazzata all’attività di Domenico e Rosa Romeo, che sono stati costretti a chiudere, come hanno raccontato al Corriere della sera. Spiace.

Oh, parliamo di un signore, Domenico Romeo, che nel 1990 ha ricevuto anche un Ambrogino d’Oro dal sindaco Pillitteri, “quale segno di vivo apprezzamento, amicizia e simpatia di Milano e dei milanesi”. E pensare che Domenico, detto Mimmo, in realtà è un giargiana from Calabria. C’è da dire, però, che è approdato nella City in cerca di lavoro a 12 anni, quindi non si può dire che non si sia guadagnato di diritto lo status di milanese. L’apertura di Romeo Fiori è arrivata nel 1965: pensate quanti anni sono passati, quante ne ha viste. “Il mio pane è sempre stato il lavoro, qui a Milano sono riuscito a costruire una vita per me e per i miei figli”. Ad aiutare il signor Romeo, che adesso ha importanti problemi alla vista, è la moglie Rosa. Oh, nomen omen. “Lavorando sodo siamo riusciti a comprare le mura. E abbiamo sistemato i nostri figli, aprendo loro altre attività”, ha raccontato la coppia, che vive nel palazzo accanto al negozio. 

E così a giugno si chiude, colpa della crisi ma anche dei lavori della metropolitana che hanno chiuso via San Vittore: “C’è meno passaggio”, hanno spiegato i due, che non hanno la minima intenzione di tornare in Calabria a godersi la pensione. Naaa, si resta nella City. Peccato però dire addio a un’insegna così storica, che ha permesso a tanti di regalare un mazzolino di fiori, una rosa, ma anche di impreziosire una cerimonia, un matrimonio, una festa. Che succederà adesso? Il negozio sarà preso in mano dal figlio della coppia che aprirà una nuova attività, non legata ai fiori, perché – pensate che roba – il ragazzo è allergico. “Grazie Milano! Grazie a tutti i miei cari clienti, a quelli illustri e facoltosi ma anche a quelli meno benestanti che magari potevano permettersi di regalare alla madre una rosa, una sola, il giorno del suo compleanno”, il saluto di Romeo. Lacrimuccia d’obbligo.

Foto copertina: Corriere.it

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