Che metropoli facesse rima con traffico, già si sapeva. Come si sapeva già che la mattina alle 8.30 in tangenziale non puoi che aspettarti file e file comode di auto a passo d'uomo. Classicone. Ma che Milano, tra tutte le big cities del mondo, fosse una delle più trafficate, un po' stupisce. O no? Figa, abbiamo più traffico di Roma, ci credete? Eppure oh, secondo l’annuale Traffic Index di TomTom, che raccoglie dati su 389 città distribuite su 56 Paesi e 6 continenti, Milano è la quinta città più trafficata al mondo. Tocca accettarlo.
Nella top ten, pensate, Milano è l'unica italiana. Bisogna andare al 12esimo posto per trovare la Capitale, mentre al 15esimo c'è Torino. A vincere lo scettro di città più trafficata del mondo è Londra, con una media di 36 minuti e 20 secondi per percorrere 10 chilometri, seguita da Bengaluru in India e Dublino, in Irlanda. Stando alle valutazioni di TomTom, a Milano il tempo medio per percorrere 10 km è di ben 27 minuti e 30 secondi. Confermate? Ma i dati inquietanti non finiscono qui. Visto che restiamo spessissimo imbottigliati nel traffico, è venuto fuori che la velocità media nella City è di 18 chilometri all’ora e il tempo medio speso in auto è di 259 ore all’anno, di cui 126 a causa del traffico. Ciò significa che più di 10 giorni all'anno li passiamo chiusi in macchina. Che botta.
C'è da dire che il report si riferisce al 2022 e segnala un miglioramento rispetto all'anno precedente: il tempo medio stimato per percorrere 10 chilometri in città è diminuito di 20 secondi in 12 mesi. Meglio di niente. Se guardiamo però i dati elaborati dall’Agenzia per la mobilità e l’ambiente del Comune, si scopre che la situazione traffico a Milano sta peggiorando di nuovo, e che quindi si sta confermando una tendenza emersa già a fine 2021: una parte della mobilità si è spostata all’auto privata. Altro che rivoluzione green. Il problema riguarda ovviamente anche il trasporto pubblico, che se da un lato costa di più (l'energia) dall'altra incassa meno, vista la diminuzione del 20% dei passeggeri.
E perché i passeggeri sono diminuiti? Pandemia e smart working hanno dato il loro contributo, lo sappiamo. Ma c'è da dire che in alcuni casi i milanesi non trovano affidabili i sistemi di trasporto pubblico. Per capirci: a dicembre 2022, 17 linee di Trenord su 42 non hanno rispettato gli standard minimi di affidabilità. Pessime, in particolare, le due linee Stradella-Pavia-Milano e la Piacenza-Lodi-Milano. E che dire di una delle linee meno affidabili della Lombardia, la Milano-Mortara, che dal 2019 ha visto un calo drastico dei passeggeri, da 20mila ai 16mila di oggi. "La linea carica molti pendolari — spiega il dossier — in particolare dai centri di Vigevano e Abbiategrasso, su tratte tuttora a singolo binario", è spiegato nel dossier. Per gli interventi necessari a migliorare la situa, serve la grana: poco meno di 177 milioni di euro sui 572 previsti per l’intera opera.
Il dossier ci fa sapere anche che "le linee secondarie sono messe anche peggio, con infrastrutture a singolo binario, alcune non elettrificate e senza prospettive di miglioramento perché non sono previsti interventi e finanziamenti". Insomma, tra smog e traffico, urge trovare delle solution, altrimenti non benissimo.
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