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La notizia è questa: i compensi degli influencer stanno crescendo, ma non allo stesso modo, non per tutti e non ovunque. Stica, direte voi. O magari no, perché fate parte del macro gruppone dei content creator social, che al suo interno comprende anche pesci piccoli ma produttivi. O ci state pensando da un po', a fare qualcosina su Instagram o TikTok, ma ancora non vi siete lanciati. E allora, volete sapere perché i numeri non stanno crescendo per tutti indistintamente? Eh, perché la creator economy s'è fatta più sgamata e mostra segnali di adattamento alle dinamiche dei singoli social media. DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, ha aggiornato il listino dedicato al mercato italiano dell’influencer marketing, dipingendo una panoramica dello stato di salute dei vari social network e indicando quali sono le piattaforme più remunerative (e di che cifre parliamo).

Allora, prima di arrivare ai guadagni veri e propri, va detto che Facebook è ormai ufficialmente il social dei boomer e segnala un ulteriore crollo (-13,6%), dopo un primo down registrato già lo scorso anno (-35% del valore rispetto al 2021). Insomma, non si guadagna più una mazza su FB, sapevatelo. Bene Instagram (+8,6%), che si afferma come piattaforma di riferimento, accanto a YouTube che, pur pagando più di qualsiasi altro social, affronta la sua prima battuta di arresto facendo registrare una stabilizzazione dei guadagni dei creator. E TikTok? Nonostante l'andamento negativo dei compensi degli influencer (-2%), è in realtà andato incontro a una sorta di razionalizzazione ben fondata: a scendere sono infatti i piccoli creator, aumentati fortemente di numero (della serie, tutti vogliono farsi notare sul social cinese) mentre salgono i compensi di quelli con un numero maggiore di follower, quindi le vere star.

Fun fact: su Instagram la crescita maggiore dei compensi(+14,4%) è per chi ha fino a 300mila follower e molto meno per i mega influencer (+1,8%) con una community superiore al milione. Questo perché gli utenti pare si siano stufati di celebrity lontanissime da loro, e prediligano creator che gli parlano in modo autentico di temi sostanziali e coincidenti con i loro reali interessi. "TikTok presenta lo schema contrario - ha spiegato il CEO di DeRev, Roberto Esposito - crescono molto (+10,5%) i compensi di chi ha tra300mila e un milione di follower e calano quelli dei più piccoli. La responsabilità è di un algoritmoacerbo, che consente a molti e facilmente di ampliare la community ed emergere, con il risultato che ibrand considerano affidabili soltanto i creator con un numero di follower consolidato e alto".

Ma parliamo di Instagram va', che è il social su cui smanettiamo un po' tutti. Quanto si guadagna sulla piattaforma delle foto? La crescita dei compensi comincia a vedersi già dai creator più piccoli, dai 5 ai 10mila follower, che per un post possono intascare da 100-300 euro, e si replica per i micro influencer (10-50mila follower) che passano dai 250-750 euro a contenuto del 2022 agli attuali 300-850 euro. Figa! I mid-tier (da 50mila a 300mila follower) possono invece portarsi a casa come minimo 850 euro e come massimo - pensate - 4K. A salire, si va scemando: i compensi dei macro influencer (200mila - 1milione di follower) aumentano del 6,7%, quelli dei mega dell’1,8%, mentre restano stabili quelli delle celebrity. Soffriranno la fame? Probabilmente no.

E invece quanto cash si può fare su TikTok? Qui non è tanto la qualità a fare la differenza, quanto i numeri: con soli 5mila follower si può ambire a 50 euro a contenuto, che sembra tanto ma è lo stesso del 2021 e la metà del 2022. Se si hanno tra i 10mila e i 50mila follower non si va oltre i 650. Meno dell'anno scorso di circa un centone, ma vabbè, buttali via. Al contrario, superati i 300mila follower, il listino mostra i rialzi: da 3000-6.500 euro a contenuto, si passa a 3.500-7mila euro: qui il tariffario si allinea all’andamento crescente del mercato perché in questa fascia gli influencer risultano davvero tali su TikTok.

Quali sono, infine, i settori che tirano di più? Il mercato risulta ancora guidato dal Fashion &Beauty (passato dal 15% del 2022 al 25% del 2023), ma continuano a ricorrere all’influencer marketing anche i brand che lavorano nel Gaming (12,9%) e nel Travel&Lifestyle (12,5%). In questo 2023 si segnalano il considerevole aumento dello Sport (dal 4% al 12%) e la contrazione nel settore Health&Fitness (dal13% al 6,8%). Oh, questi sono i numeri. Se ancora non avete deciso di buttarvi nel settore influencer... fatevi i vostri conti: potrebbe essere arrivato il momento.

 

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