Immaginate: il vostro capo vi contatta fuori dall'orario di lavoro con una mail o una chiamata diretta. Non è un'urgenza, e non siete quindi assolutamente tenuti a rispondere. Che fate? Mentre ci pensate, sappiate che in California si sta valutando di introdurre una legge che potrebbe - addirittura - multare i boss che rompono i co*lioni ai dipendenti nel loro tempo libero off work. Una proposta di legge del deputato di San Francisco Matt Haney, infatti, renderebbe il suo stato il primo negli States a dare ai dipendenti il diritto legale di ignorare le chiamate e le e-mail non di emergenza una volta terminata la giornata lavorativa. Se il disegno di legge diventasse legge, quindi, qualsiasi boss che la violerà potrà beccarsi una multa di almeno 100 dollari, che sono quasi 100 euro.
Solo che mi viene da dire: quanti dipendenti avranno il coraggio di denunciare il loro capo per questo motivo, rischiando eventuali scaz*i? Chiedo eh.
Haney ha spiegato a CNBC Make It di essersi ispirato dalla nuova legge australiana sul "diritto alla disconnessione", che dovrebbe essere implementata entro la fine dell’anno. Ma l'Australia non è l'unica avanti da questo punto di vista: ci sono almeno altri 10 paesi, tra cui Francia, Canada e Portogallo, con leggi a sostegno del "diritto alla disconnessione" dei lavoratori. Ora in California tocca al governatore, che ha tempo fino a settembre per trasformare la proposta in legge. In questo caso, diventerebbe effettiva da gennaio 2025.
Non mancano comunque i detrattori della proposta di legge, che ritengono sia difficilmente applicabile e soprattutto che non sarà davvero in grado di scoraggiare i manager. Alla fine cosa sono 100 euro di multa per una grande azienda? Ecco, giusto le piccole aziendine potrebbero risentirne, ma ritorniamo alla mia domanda di poco fa. In una piccola azienda con pochi dipendenti, chi avrà davvero il coraggio di denunciare il capo per una mail alle nove di sera? Haney comunque non crede che dare ai lavoratori il "diritto alla disconnessione" sia l’unica soluzione ad alcuni dei problemi più grandi che affliggono i luoghi di lavoro negli Stati Uniti, ma spera che almeno aiuti a responsabilizzare i capi e i loro dipendenti nel definire migliori confini tra lavoro e vita privata. "Alla fine, spero che i californiani abbiano un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e che questo disegno di legge riduca lo stress e l'ansia che inevitabilmente derivano dall'essere disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7."
Disconnessione, la situazione in Italia
E in Italia come siamo messi? L'unico riferimento è attualmente presente nella legge 81/2017, la cosiddetta legge sullo smart working. "Nel rispetto degli obiettivi concordati e delle relative modalità di esecuzione del lavoro autorizzate dal medico del lavoro, nonché delle eventuali fasce di reperibilità, il lavoratore ha diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche di lavoro senza che questo possa comportare, di per sé, effetti sulla prosecuzione del rapporto di lavoro o sui trattamenti retributivi". Quindi 1, la cosa riguarda solo chi lavora da casa, 2. la legge è abbastanza vaga e consente ai capi di sbattersene senza particolari conseguenze.
Ma, onestamente: abbiamo davvero bisogno di qualcuno che ci dica di non rispondere fuori dall'orario di lavoro? Haney ha spiegato che i confini lavorativi si sono fatti sempre più in seguito alla pandemia, poiché il graduale aumento del lavoro a distanza ha reso più difficile porre fine alla giornata lavorativa. Secondo un rapporto del 2023 del Pew Research Center, più della metà dei lavoratori (55%) afferma di rispondere alle e-mail o ad altri messaggi di lavoro al di fuori del normale orario d'ufficio. Quindi - per tornare alla mia stessa domanda - sì, evidentemente ne abbiamo bisogno.
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