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Sempre più ciclisti e pedoni: Corso Buenos Aires cambia ancora, ma i commercianti non apprezzano

Presentato il progetto di riqualificazione della via, che prevede ulteriore spazio a pedoni, alberi e ciclisti. I commercianti, però, non l'hanno presa benissimo.

Raga, siete pronti al restyling di Corso Buenos Aires? Sì, l’ennesimo in efetti. Non proprio roba da Extreme make-over Buenos Aires edition, ma comunque un bel change. Durante la recente sessione della Commissione mobilità del Municipio 3, è stato svelato il progetto sostenuto da un finanziamento di 1,5 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR. Il project sarà suddiviso in fasi, con la prima che si concentrerà sull’ampliamento dei marciapiedi e sull’inserimento di aiuole e piantumazioni. La dimensione delle aiuole dipenderà dallo spazio disponibile, dalla presenza di servizi sotterranei e dalla quota della soletta della linea M1. Dove possibile, saranno piantati alberi di altezza limitata, mentre in altri casi si preferiranno arbusti, tutti dotati di un sistema di irrigazione per garantirne la sopravvivenza.

Insomma, Corso Buenos diventerà un vero e proprio polmone verde.

“Ove possibile si pianteranno alberi di altezza non superiore ai 5 metri, negli altri casi saranno piantati arbusti nelle aiuole dotate di sistema di irrigazione. L’intervento, con la depavimentazione e l’inserimento di spazi verdi, avrà anche effetti positivi nel contrastare le isole di calore. Lungo il corso ci saranno posate panchine e rastrelliere per la sosta bici” ha spiegato Palazzo Marino.

Un aspetto cruciale del progetto è proprio l’impatto ambientale. La creazione di spazi green vuole contribuire a mitigare le “isole di calore” e a migliorare la qualità dell’aria lungo corso Buenos Aires. Che, diciamocelo, non era proprio il top. Inoltre, saranno installate panchine e rastrelliere per biciclette, rendendo l’area più functional. Ci sono, dunque, diverse proposte per il restyling, che includono più spazio per i pedoni, eliminando le barriere architettoniche per un accesso senza ostacoli. Ma anche la creazione di aiuole e installazione di cordoli in pietra rossa per valorizzare il percorso ciclabile. E infine l’inserimento di alberi e arbusti con un sistema di irrigazione per garantirne la sopravvivenza.

I lavori interesseranno il tratto tra piazza Oberdan e via Pergolesi. Il Comune di Milano si occuperà del segmento da piazza Oberdan a via Scarlatti, mentre il restante fino a via Pergolesi sarà realizzato da due enti privati. Per ridurre al minimo i disagi (e i potenziali problemi stradali), i lavori verranno eseguiti in fasi, concentrandosi prima su un lato della strada e poi sull’altro. Durante i lavori, i ciclisti saranno deviati su percorsi alternativi per garantire la sicurezza di tutti.

Tutto bene allora? Nì. I commercianti non sono propriamente entusiasti del progetto, i cui lavori partiranno entro l’estate per una durata di un anno e mezzo. A dirlo, il sondaggio condotto dalla Rete associativa di Confcommercio Milano con le risposte delle imprese su corso Buenos Aires. Male malissimo è stata valutata la pista ciclabile e il suo impatto, che fomenta ulteriormente il già assodato scaz*o per le poche aree per il carico e scarico merci e per i parcheggi destinati ai disabili. I commercianti temono inotre anche pessime conseguenze per il traffico veicolare e sull’economia: l’85% delle attività commerciali ha dichiarato di aver già subito un calo del fatturato proprio a causa della strada dedicata alle bici. Insomma, bene ma non benissimo.

Voi come la vedete?

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