In Italia aprono più ristoranti di cucina asiatica che pizzerie. Sì, prenditi tutto il tempo per rileggere, strabuzza gli occhi, domandati pure ad alta voce che si è bevuto l'articolista del pezzo che stai leggendo, ma la situazione non cambia. Nel 2023 le aperture di nuovi ristoranti asiatici sono state il 17% del totale dei nuovi locali aperti in Italia, le pizzerie si fermano al 15%. In particolare, i dati dell’osservatorio di TheFork, ci dicono che il sushi è praticamente la nuova pizza. Insomma, per fare il verso a una famosa canzone di Elio e le Storie Tese, tra una barca sushi misto in compagnia e una barca sushi misto da soli l’Italia, ora, è questa qua.

Del resto, la cucina giapponese rappresenta ormai il trend gastronomico con gli indici di sviluppo tra i più marcati a livello mondiale, con una previsione di crescita di 2,49 miliardi di dollari al 2025, secondo il report di Businesscoot. A 'sto punto una domanda sorge spontanea: quali sono i migliori ristoranti di sushi di Milano? A dircelo, senza troppi sbatti, la guida Sushi 2025 di Gambero Rosso, la mappa definitiva ai migliori locali nipponici che, ça va sans dire, vedono la City e la Lombardia dominare lo Stivale con il maggiore numero di ristoranti giapponesi premiati con lo stemma delle "Tre bacchette", la più alta riconoscenza di eccellenza assegnata da Gambero Rosso ai ristoranti del Sol Levante in Italia. Sono ben 32 nella regione di cui 8 a Milano. Eccoli qua. 

Ichikawa

Dove: Via Lazzaro Papi 18

Haruo Ichikawa, lo chef dell’omonimo ristorante, è uno dei mostri sacri della cucina giapponese in Italia, nominato niente meno che Japanese Cuisine Goodwill Ambassador per l'Italia dal ministero dell’agricoltura giapponese. Insomma qui si gioca in massima serie, e lo si fa al bancone, nel rispetto dalla tradizione omakase, affidandosi quindi alla scelta dello chef per un percorso gastronomico in sei portate tra cui, a volte, tra sushi, sashimi e tempura, sono inseriti anche piatti a base dalla pregiata carne di manzo Waygū, secondo alcuni la più buona (e sana) al mondo. 

Nobu

Dove: Via Gastone Pisani 1

Eleganza, massima attenzione al cliente e naturalmente qualità massima. D’altronde cosa aspettarsi dal ristorante giapponese di Armani? Inaugurato nel Duemila, Nobu si trova all’interno dell’Armani Hotel nel quartiere Brera, e dove sennò? Qui le carte, o meglio le alghe, le arrotola lo chef Nobu Matsuhisa, che Giorgio Armani ha conosciuto a New York rubandolo alla Grande Mela per affidargli il timone del suo ristorante, dove il maestro stupisce mixando la cucina nipponica con i profumi di quella sudamericana.

Nobuya

Dove: Via San Nicolao 3

Il primo ristorante aperto dal maestro Niimori Nobuya, già sous chef del ristorante Don Carlos del Grand Hotel de Milan, si contraddistingue per la sua offerta di piatti vegani realizzati con le materie prime della più grande azienda di vertical farming d'Europa, Planet Farm, ma anche per un ricchissima lista di crudi dalle ostriche al gambero rosso. Vi dico solo: carpaccio di capasanta di Hokkaido, gambero viola, caviale, olio al plancton aromatizzati allo yuzu, il mandarino selvatico cinese incrociato con la varietà di limone Pepeda Ichang.

Osaka

Dove: Corso Garibaldi 68

Anche qui siamo dalle parti dei ristoranti che hanno fatto la storia del Sushi a Milano, a pranzo ci sono i set menu, la sera si ordina alla carta. Il menù è ampio e variegato, includendo sushi e sashimi, ramen, piatti casalinghi e nabemono, gli stufati giapponesi preparati direttamente al tavolo dai commensali. Un autentico ristorante giapponese sia per l’arredamento che per le preparazioni che tendono a non variare per andare in contro ai gusti degli occidentali. Una scelta raffinata che non vi manda in rosso in conto in banca.

Shiro Poporoya

Dove: Via Bronzetti 20

Signori, via il cappello. Qua stiamo parlando dello spin-off del primo sushi bar aperto a Milano. Il maestro Minoru Hirazawa, alias Shiro, arrivato dal Giappone nel 1972, ha creato Poporoya in Via Eustachi 17. Non solo un negozio di alimentari giapponesi, ma anche un posto dove gustare sushi, sashimi, tempura e il famoso chirashi. Nel 2007 ha aperto il ristorante Shiro Poporoya, proprio di fronte alla sua prima bottega, che oggi è stato rinnovato ma mantiene l'essenza della sua storia. In cucina c’è il nuovo chef Ikeda Osamu, che apporta piccole modifiche al menù tradizionale, mentre in sala troviamo Mami Hirazawa, la figlia di Shiro. Non serve dire altro. 

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Wicky's Innovative Japanese Cuisine

Dove: Corso Italia 6

Nato in una famiglia famosa di medici ayurveda in Sri Lanka, Wicky Priyan non è solo un maestro di cucina, ma un vero e proprio avventuriero. Psicologo con laurea in criminologia, appassionato di arti marziali e cultura giapponese, Wicky si trasferisce a Tokyo per imparare i segreti del sushi dal maestro Kikuchi Kan. A Milano, nel ristorante che porta il suo nome, alla cura dei dettagli della cucina nipponica aggiunge un tocco… milanese. La prova è il suo maki os buus, con tempura di verdure, riso allo zafferano e ossobuco.

Iyo Omakase

Dove: Piazza Alvar Aalto 15

Se vuoi un’esperienza top di gamma da una stella Michelin, e vuoi far vedere che te ne intendi più di tutti, Iyo Omakase all’interno del ristorante AALTO al primo piano della Torre Solaria a Porta Nuova, è il posto giusto. Qui non si scherza, solo 6-8 fortunati per ogni turno, con vista sulla Biblioteca degli Alberi. Preparati a gustare nigiri, sashimi e pietanze cotte direttamente sulla fiamma viva come se fossi a Tokyo. E per chiudere in bellezza, brindisi con sake o distillati pregiati insieme al maestro Takeshi Iway.

Yoshinobu

Dove: Via Galileo Galilei 5

Finiamo questo viaggio alla scoperta dei ristoranti giapponesi premiati con le Tre Bacchette con Yoshinobu. Due salette, una col classico bancone giapponese, il sushi counter, dove lo chef Yoshi prepara nigiri spettacolari, come quelli con ventresca di tonno e anguilla fresca. Ma il menù offre chicche introvabili come il collo di scorfano alla brace con salsa all’arancia yuzu.

Autore: Davide Frigoli