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A Roma nascono i vagoni della metro dedicati alla lettura. Lo facciamo anche a Milano?

La capitale ha trasformato la linea A della metro in una biblioteca, con vagoni tematici. Un'idea carinissima per promuovere la lettura al posto dei soliti cellulari.

Stop a sti cellulari, W i libri! Roma ha deciso di introdurre un’interessante novità in metropolitana, che potrebbe rivoluzionare i momenti di noia tra una fermata e l’altra. La linea A della metro, quella che va da Battistini ad Anagnina, dal 15 ottobre è diventata infatti una vera e propria biblioteca su rotaie, e sarà così per tre settimane.

Si tratta di un’intera carrozza dedicata alla lettura, per far sì che, mentre vi spostate in città, la mente possa viaggiare molto più lontano. L’iniziativa si chiama “Ogni libro è un viaggio” ed è nata con l’intento di trasformare il tragitto da un punto all’altro in un’opportunità per riflettere, rilassarsi e crescere culturalmente. Con il suggerimento di non guardare lo smartphone mentre si è seduti. Insomma, si legge, non si scrolla.

Il progetto è figlio della collaborazione tra la Rai, Cepell (Il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura), e l’Atac, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici a Roma. Ogni vagone ha un suo tema letterario: c’è quello per gli amanti della letteratura internazionale, quello storico, il vagone giallo per chi preferisce le indagini, fantascienza per i futuristi e uno dedicato a infanzia, poesia e teatro. E se già immaginate di sedervi tra pagine di libri invisibili, sappiate che sui sedili ci saranno citazioni degli autori più noti, perfette per un momento di ispirazione culturale tra una fermata e l’altra…Ok, ma cosa si legge? Sui vagoni ci saranno card letterarie con estratti di opere selezionate e il tempo stimato di lettura, da leggere in viaggio o da staccare e portare via.

E a Milano? Potrebbe funzionare? Ora la domanda sorge spontanea: se a Roma riescono a far leggere le persone sulla metro, perché non provarci anche a Milano? La nostra linea gialla a potrebbe diventare il nuovo covo degli amanti di Agatha Christie. L’immagine di un convoglio che porta i milanesi da Sesto San Giovanni a Rho Fiera con Dostoevskij in mano non suona male, dai. Magari con un vagone dedicato ai grandi classici italiani, uno per la narrativa contemporanea, e uno per i noir di Giorgio Scerbanenco, proprio ambientati nella città della Madonnina. Certo, il rischio è che molti continuerebbero a ignorare i libri, presi dallo stress del lavoro e dalle call in attesa, ma magari, col tempo, si potrebbe creare una sorta di abitudine alla lettura.

Why not.

Credit Cover: Atac

Autrice: Francesca Tortini

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