Se pensavate che una delle pratiche peggiori nel mondo degli appuntamenti e delle relazioni fosse il ghosting, non avete ancora fatto la conoscenza del submarining. Solito inglesismo per raccontare una pratica tossica vecchia come il mondo ma - lo sapete - alle nuove gen piace dare un nome a tutto, Praticamente, è come essere in una relazione con un sottomarino. I partner scompaiono sotto la superficie per un tempo indefinito, e quando meno ve lo aspettate, boom, riemergono! Non perché si siano fatti un esame di coscienza, sia chiaro. No, semplicemente perché sono in deficit di attenzioni.
Raga, niente di nuovo, lo sappiamo.
La persona riappare quindi senza un briciolo di scuse, ma pretendendo di essere accolta come se non fosse successo nulla. L’effetto su chi lo subisce? Confusione, ambiguità, e un bel pugno emotivo nello stomaco.
Di solito, chi si comporta così ha un ego che non passa nemmeno dalle porte e un livello di empatia sotto zero. Scappano dalle relazioni profonde come se fossero l’inizio di un apocalisse e usano gli altri per intrattenersi, come fossero giocattoli. Ma attenzione, non c’è mai l’intenzione di tornare davvero insieme: è solo un modo di passare il tempo, a scapito delle emozioni di chi spera in un ritorno di fiamma. Insomma, se lui o lei torna, lo fa solo per noia o per mancanza di attenzioni, non certo per riprovarci seriamente.
Spiace dirlo, ma è così.
Sappiamo che le relazioni tossiche hanno un loro appeal, per quella voglia matta di scardinare le previsioni e dire "Io ce l'ho fatta! Ho vinto dove altri hanno fallito", ma - consiglio da amica - mollate il colpo. Anzi, bloccate, cancellate, fate sparire il numero dalla faccia della terra. Tanto le spiegazioni non arriveranno mai, perché chi se ne va senza una parola, poi lo rifà. Il ghosting, lo sappiamo ormai tutti, è quella mossa crudele dove qualcuno ti sparisce dalla vita senza avvisi, lasciandoti lì a chiederti dove hai sbagliato. Ma il submarining è anche peggio, perché quando pensavate di esservi messi alle spalle il dolore, bam, eccolo che riemerge dal nulla.
Questo meccanismo non è solo tossico, è devastante a livello psicologico. Vi porta a mettere in dubbio tutto, persino il vostro valore. Quando qualcuno riappare e scompare a piacimento, la stabilità emotiva va in frantumi, e l’ansia prende il sopravvento. Cosa fare quindi? Riconoscere di essere incastrati in questo circolo vizioso è il primo passo. Impostate dei limiti e fatevi rispettare.
Siete imbruttiti mica per niente, caz*o.
Autrice: Francesca Tortini
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