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Sanremo 2025, le pagelle imbruttite della seconda serata

Da Damiano David a Fedez e Achille Lauro: i nostri voti.

Siamo ancora qua… eh già! Seconda serata sanremese, molto più rilassata perché i cantanti in gara si sono dimezzati, ma in compenso si sono aggiunte nuove proposte e un trio di conduttori. Al secondo ascolto iniziamo ad ingranare, qualche pezzo si conferma “niente di che”, qualcun altro acquista appeal.

Ma vediamole, dai, le pagelle imbruttite della seconda serata. E voi ovviamente infuocate le tastiere e commentate insieme a noi che sennò non ci divertiamo.

Tutta l’Italia, voto: sì

Alla seconda serata sanremese una cosa ci è finalmente chiara: il vero tormentone del Festival è la sigla di Gabry Ponte. Scelta strategica e vincente, l’inno nazionale dance fa subito prendere bene, regalando vibes patriottiche che ci uniscono in questa settimana di delirio e passione. Ipnotica.

Vale LP e Lil Jolie, voto: magari un’altra volta

Sembrano le t.A.T.u in versione castigata dentro un film di Wes Anderson. La canzone è abbastanza dimenticabile, nonostante il messaggio importante sul consenso. Passa l’altro tipo, ma comunque la quota Amici è assicurata.

Maria Tomba, voto: anche meno

Strano non sia passata, perché “guardami gli occhi e non le poppe” sapeva di avanguardia pura. Lei è carica a palla, troppo a palla per essere ancora una mezza sconosciuta e infatti l’effetto è bello cringe. Non passa manco lei, ma sicuro lancerà un brand di pigiamini. Oppure goodbye.

Damiano David, voto: zitti e boni

Eh vabbè raga, qui si gioca un altro campionato. Il bro spaccava da rocker e spacca ancora adesso in versione italiano emigrato negli USA negli anni ’50. Breaking news: si segnala picco di gravidanze improvvise dopo l’esibizione di Damiano David e Alessandro Borghi, si indaga sulle possibili cause.

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damianodavid

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Cristiano Malgioglio: autocelebrativo

Altro che Tony Effe, qui l’unica Icon è Malgioglio, che non manca di ricordare quante canzoni meravigliose abbia scritto, quanto si meriti di stare su quel palco, quanto sia fantastico e quanto sforzo faccia il Sole per girargli intorno. Dove si compra la sua autostima?

Nino Frassica, voto: cento! cento! cento!

Neanche il tempo di entrare e già riesce a farci ridere più di quanto abbiamo riso in un anno intero. Altro livello.

Lucio Corsi, voto: ci sta dentro

Un bel personaggio, dai, che meritava di farsi conoscere dal grande pubblico. Il pezzo è pennellato per i Milanesi Imbruttiti, a cui il buon Lucio fa sapere che, ehi, è ok essere fallibili. Fa nulla se non siamo fighi, pettinati e se non spuntiamo tutti gli obiettivi della nostra To-Do List. Keep calm and be normal.

Fedez, voto: peccato

Il tema della canzone impone rispetto, ma sappiamo così tanto, troppo di Federico Lucia per non mescolare male – nostro malgrado – talento e gossip, testo e vita privata, apprezzamento e critica. Spiace, perché alla fine se fosse sempre stato solo un artista, ne avrebbe sicuro guadagnato di più. “Se bastasse una bella canzone…”, cit.

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Bianca Balti, voto: atomica

La Venere di Lodi fa il suo con eleganza, simpatia e autoironia. Quando Conti prova a toccare argomenti più scontati e delicati con “Sei di esempio per tante donne“, lei lo asfalta con grazia: “Ma soprattutto noi donne dobbiamo essere d’esempio per tanti uomini“. Queen.

Simone Cristicchi, voto: eh

Raga, “ce lo avete chiesto in tantissimi“, ma onestamente c’è poco da dire di questo pezzo senza banalizzare. Una poesia dolce e dolorosa, in cui in molti si possono purtroppo ritrovare. Non sicurissimi sia da podio, ma di certo il premio della critica è già in pole position.

Achille Lauro, voto: che glow up

L’evoluzione di Achille Lauro dovrebbe diventare tipo un case history ad Harvard. Negli anni l’abbiamo visto trasformarsi in mille modi (non sempre convincenti, va detto), poi ad una certa – sbeeem! – ce lo siamo ritrovato improvvisamente sex symbol d’altri tempi, sterminatore di cuori dai 18 agli 80 anni, con un buon pezzo sanremese dalle reminiscenze vendittiane. E bravo bro, bell’upgrade.

Rose Villain, voto: sì a prescindere

Sexy ma non eccessiva, un po’ dolce un po’ stronzetta, un po’ neomelodica un po’ dance. Alla fine noi sottoni totali, la veneriamo e quindi potrebbe cantare anche “In tutti i luoghi in tutti i laghi” e sarebbe comunque un sì. Cuoricini.

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