
Bella la Design Week, eh, per carità. Eventi, presentazioni, un sacco di gente in giro... Oddio, c’è anche il traffico e un botto di persone a zonzo convinta di saperne, ma che se gli dici “Philippe Starck” pensa sia un personaggio di Game of Thrones. Insomma, bella la Design Week, ma non ci vivrei. Fortunatamente, in questa settimana di passione – dal 7 al 13 aprile – le alternative per trascorrere il tempo libero senza dover fissare con finto interesse una sedia da 4mila euro fatta col bambù della Cambogia, non mancano. Una su tutte: "Il medico dei maiali", con Luca Bizzarri e Francesco Montanari, a teatro.
Si tratta di uno spettacolo in scena al Teatro Carcano dall'8 al 13 aprile, quindi potete pure scegliere il giorno più comodo nel vostro calendar fitto di impegni. Un thriller, che fa sorridere, ma anche riflettere. Un po’ Black Mirror, un po’ The Crown, un po’ House of Cards… ma anche niente di tutto questo. L’occasione perfetta per uscire dalla comfort zone divano/streaming e ricordarvi che andare a teatro è una figata. Anche se non sapete chi è Giorgio Strehler (ma voi lo sapete, vero? Dai, non fateci fare brutta figura).

Di cosa parla Il medico dei maiali
Diretto da Davide Sacco, "Il medico dei maiali" mette in scena quello che succede quando muore un re. Ma non uno qualunque: il re d’Inghilterra. Cosa accade in quei momenti di vuoto, quando la monarchia vacilla, il popolo aspetta e il tempo stringe? E se il re non fosse morto d’infarto, ma assassinato? E se il Principe ereditario fosse solo un ragazzotto arrogante, totalmente impreparato? In tutto questo marasma, l’unico a sembrare lucido è un veterinario, il medico dei maiali, che si ritrova al centro della crisi. Ma il caso non esiste e la vita, si sa, è più beffarda di quanto sembri.

Intervista al cast: Luca Bizzarri e Francesco Montanari
Cast e scenografia sono essenziali, minimal, ma riempiono brutalmente la scena. Luca Bizzarri, in una veste insolita per il pubblico nazional popolare, torna al suo primo amore – il teatro – interpretando in maniera intensa il medico dei maiali, che suo malgrado prova a salvare il mondo. A convincerlo ad accettare il ruolo del veterinario, ha raccontato al Milanese Imbruttito, è stata proprio “la crudezza del testo, il fatto che riesca a colpire con asciuttezza e brevità.” Il veterinario cerca di sfruttare l'occasione che gli si presenta, e sarà lo spettatore poi a realizzare se questa ambizione sia davvero positiva, oppure no. "Quella tra il principe e il veterinario è una guerra tra mitomanie – ci spiega Bizzarri – Anche se il veterinario è spinto da un ideale e il principe solo dalla sua brama di potere, alla fine sono solo due uomini che lottano per la sopravvivenza." E poi continua: "Credo che questo spettacolo fondamentalmente racconti la decadenza dell'essere umano, la sua bestialità che vince sempre contro l'intelletto, come i nostri tempi dimostrano ampiamente." Da spettatori – sappiatelo – dobbiamo aspettarci pugni nello stomaco, leggerezza, ansia, colpi di scena e tensione... "miste a un sorriso forse amaro”, preannuncia Bizzarri. Ma come si convincono le persone a muovere le ciapèt e abbandonare, almeno per una sera, il divano di casa e l'ultima serie tv per riscoprire la magia del teatro? "Il mondo è quello che accade qui e ora, secondo me dopo la pandemia abbiamo cominciato ad accorgercene. Per stare a casa, poi, ci sarà tempo."

Lo stupidissimo principe ereditario ha il volto di Francesco Montanari, che dà vita a un personaggio che rimanda, seppur non totalmente, a qualche vecchia conoscenza della Royal Family inglese. "Beh, come tutti i grandi autori fanno, partono dal mondo che li circonda per espandere le questioni e renderle trasversali. Ogni ricordo o immagine porta lo spettatore nella dimensione del reale e contribuisce alla credibilità del progetto”, ci spiega l'attore. E la domanda, a questo punto, sorge spontanea. Quanto può essere pericoloso un uomo stupido che scopre il potere? "Devastante. La stupidità credo sia un male molto pericoloso perché impedisce alla persona di calarsi nei panni degli altri. Finisce quindi per lavorare solo per il proprio appagamento. Quando si ha il potere, ovvero la Responsabilità, non si può pensare solo al proprio tornaconto, sennò finirà inevitabilmente nella distruzione". A sensazione, per quanto grottesco, nel personaggio del principe c'è parecchia attualità. Insomma dai... gente stupida che ha un sacco di potere... vi viene in mente qualcuno? A noi un po'. "Estrema attualità – conferma Montanari – ma anche attualità intesa nella dinamica umana da quando esiste il concetto di umano. Corsi e ricorsi psichici ed emotivi apparentemente invalicabili”.
Che pensiero o sensazione vorresti che il pubblico si portasse a casa, una volta finito lo spettacolo, gli chiediamo. "Vorrei che il pubblico vivesse un’esperienza e portasse dentro di sé ciò che gli ha parlato davvero. Questo dipende non solo dallo spettacolo, ma anche dal momento in cui uno spettacolo, come ogni storia, incontra il fruitore. Lo spettacolo è divertente, emozionante e sicuramente sorprendente. Capisco che è lo slogan trito e ritrito ma davvero questa volta me ne assumo la responsabilità. E poi vedrete un testo e un Luca Bizzarri rari”.
Insomma, se volete andare a fissare la sedia da 4K, fate pure. Ma quando avete finito, passate al Carcano, che vi aspetta "Il medico dei maiali". Ci ringrazierete della dritta.
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