
Milano, preparati a spalancare porte e finestre: il 17 e 18 maggio 2025 torna Open House Milano, l’evento che ti fa entrare dove normalmente non potresti nemmeno sbirciare, case e luoghi "segreti" solitamente inaccessibili al pubblico. Un evento totalmente gratuito - si legge sul sito - "che ti permette di accedere a tutti i siti e agli eventi presenti nel programma senza alcun biglietto d’ingresso. Un’occasione per riscoprire l’architettura di Milano, ma anche i luoghi rilevanti per l'interiors, opere di riqualificazione urbana e molto altro in un caleidoscopio progettuale senza eguali". Sembra una figata.
Per la decima edizione, il tema è "In a Relationship".
Ma cos'è Open House?
Partiamo dalle basi: Open House è un progetto nato a Londra nel 1992 grazie alla visione di Victoria Thorton, sua fondatrice. L'idea è quella di invitare il pubblico ad esplorare e discutere il valore di un ambiente ben progettato, comprendere e conoscere le architetture della propria città e la loro storia. Dal 2015 Open House Milano fa parte del circuito Open House Worldwide che si sviluppa in 4 continenti e oltre 50 città.
In questi due giorni, si potranno visitare oltre 100 luoghi solitamente inaccessibili: studi di architettura, cantieri in corso, case private, ex spazi industriali, edifici storici, teatri, collezioni private, hotel, showroom e gallerie. Le visite saranno guidate da volontari appassionati che ti racconteranno storie e curiosità di ogni luogo. L’evento riguarda tutta Milano, dal centro alle periferie. La città è stata divisa con l’antico criterio dei Sestieri: 6 aree che si sviluppano sulle direttrici delle storiche porte, dal centro alla periferia, per scoprire anche lo sviluppo urbanistico della città.
Tra le novità di quest'anno, la possibilità di esplorare intere aree di progetto come l’intervento di rigenerazione urbana Syre ed Easy a San Siro, il Villaggio Barona, 5Square nel quartiere Vigentino e l’ex Macello. Inoltre, il reportage fotografico "Concrete Riders" di Lorenzo Roncaglione, promosso da Perimetro, offrirà uno sguardo inedito sulla città attraverso la comunità dei bikers.
Le modalità di accesso al festival sono ad ingresso libero per ordine di arrivo (NON necessaria la prenotazione) e su Prenotazione (cliccando sul pulsante prenota nella scheda). Oh, va' che l’accesso a tutti i luoghi, visitabili su rush line e su prenotazione, prevede il check-in all’ingresso quindi fate un passaggio sul sito ufficiale che vi conviene.
Open House Milano, qualche esempio
In questi due giorno potrete, ad esempio, ammirare Arte in Salotto, "una galleria d'arte contemporanea in Brera, un vero e proprio salotto in cui le opere vengono collocate in un ambiente domestico. In occasione di Open House la galleria presenta "DOGMA" del fotografo Aurélien Villette, serie che indaga le architetture di luoghi di culto abbandonati in tutto il mondo con volontà documentaristica e sguardo estetico".
Si potrà anchr curiosare nella "casa 770", riproduzione, unica in Europa, dell'originale edificio di Brooklyn, sede del movimento di ebrei ortodossi Chabad-Lubavitch che ha esportato questo modello architettonico in tutto il mondo, sono circa 14. "La nascita della casa milanese risale agli anni '60, quando al posto della stessa sorgeva un edificio fatiscente appartenente a una famiglia ebraica e l’allora rabbino Gershon Mendel Garelik ebbe l’idea di rifarlo da capo sul disegno della casa 770 originaria per ospitare una biblioteca, uffici e un centro studi.
Anche la casa 770 milanese è sede del movimento di ebrei ortodossi Chabad-Lubavitch".
Che ne dite di dare un'occhiata all'Istituto Marcelline Tommaseo (foto in cover)? Parliamo di un edificio storico costruito nel 1906 in stile eclettico dall’architetto Arpesani. "Fu commissionato dalle suore Marcelline, congregazione fondata dal beato Luigi Biraghi nel 1838, per ospitare l'asilo infantile, le scuole elementari e complementari femminili. La configurazione attuale, che alterna strutture portanti in laterizio e solai in legno a parti in cemento armato e solai in latero-cemento, è frutto di un ulteriore ampliamento operato nel 1950 dall’ architetto Mezzanotte. Esternamente la palazzina è contraddistinta da zoccolatura in pietra, un rivestimento in mattoncini rossi per il piano rialzato ed elementi di ornato in pietra. Le finestre sono singole e bifore, quelle della cappella sono ad arco Tudor con fascia ornamentale in cotto. L'istituto ospita oggi scuole dalla primavera alle superiori." Interessa?
Nel fitto programma c'è anche l'Edicola dei Film di Piazza Resistenza Partigiana, "un’edicola di design che l’azienda altoatesina Rubner Haus ha regalato alla città di Milano dove il tema della sostenibilità ambientale è un asset della sua politica socio economica. Oltre alla forma futuristica l’edicola è realizzata in legno e acciaio e, nel giro di un anno, è diventata un vero e proprio landmark di Milano. Il valore del progetto è duplice: se da un lato è diventato simbolo di una Milano che sta diventando sempre più una green city, dall’altro attesta come questi esercizi siano dei veri e propri presidi territoriali, giornalmente punto di incontro per i cittadini, che stanno trasformando il loro dna diversificando servizi e conseguentemente la loro funzione. Design, sostenibilità, milanesità: piazza Resistenza Partigiana oggi è tutto questo, un piccolo spaccato urbano che rappresenta un'intersezione di stile e innovazione".
Check al programma e scegliete la destinazione che vi gasa di più!
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