
Se in giro per parchi o viali avete visto dei cosi bianchi appesi ai rami degli alberi e avete pensato "sarà un fungo strano", fermatevi un attimo: non è muffa, non è arte contemporanea, è Takahashia japonica, un insetto simpatico quanto una videocall alle 17.55.
Sta invadendo Milano, e non per un weekend lungo. Questa cocciniglia aliena, arrivata dal Giappone, si sta spargendo ovunque e fa danni seri agli alberi, soprattutto a quelli ornamentali che tengono alta la scena urbana.

Cosa fa ‘sta bestia?
Le femmine – perché sì, il problema parte da lì – depositano a primavera degli ovisacchi cotonosi, che sembrano palline bianche carine ma che in realtà sono bombe a orologeria per le piante. Dopo poche settimane si schiudono le uova, e il risultato è che i rami iniziano a seccarsi, uno alla volta, fino a salutare l’albero intero. Zero pesticidi ufficiali, niente bacchetta magica per ora: l’unica è la potatura mirata. Ma occhio, perché se l’infestazione è avanzata, non basta tagliare un ramo per salvare la baracca.
Il problema non è solo che si diffonde: è COME si diffonde. Il vento fa il suo, ma ci si mettono pure i mezzi di trasporto e le potature non smaltite come si deve. Così da una pianta in un giardino di zona Solari, ci si ritrova infestati pure in Bovisa. E quando te ne accorgi, è già troppo tardi.
Chi la tiene d’occhio?
Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia è sul pezzo e raccoglie le segnalazioni tramite l’app FitoDetective (giuro, esiste).
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