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Volare in Italia e in Europa sarà (un po’) più facile: la carta d’identità non serve più

Notizia salva sbatti: per i voli in Italia e in area Schengen non servirà più mostrare la carta d’identità al gate. Basterà la carta d’imbarco.

Imbruttiti, buon novità salva sbatti: preparare i documenti prima di volare potrebbe presto diventare meno stressante. Per i voli in Italia e in area Schengen non servirà più mostrare la carta d’identità al gate. Basterà la carta d’imbarco.

Brief al volo: l’area Schengen è un’area che comprende 29 stati europei, i quali, in base all’acquis di Schengen hanno abolito le frontiere interne. Grazie Wiki.

Ma torniamo alla notizia. La novità arriva direttamente dal presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, in un’intervista al Corriere della Sera. Ma attenzione: il documento va comunque portato dietro, perché i controlli a campione non spariscono, e in certi casi mostrarlo sarà ancora richiesto.

Insomma bene, ma non benissimo.

Più veloce e meno sbatti

Secondo Di Palma, la misura punta a snellire le procedure e ridurre le code:

C’è molta perdita di tempo a livello burocratico. Togliendo l’obbligo ci si imbarca anche più velocemente”, ha spiegato il presidente dell’Enac, assicurando che la sicurezza resta garantita grazie a “filtri visibili e invisibili” che operano comunque prima dell’imbarco. Ergo se voli in Italia o verso paesi dell’area Schengen (Grecia, Islanda, Malta, Spagna, Svizzera e le altre) che condividono questa nuova modalità con l’Italia, potresti non dover più tirare fuori la carta d’identità alla porta d’imbarco. Ma occhio a non buttarla nello zaino in stiva: può sempre servire, soprattutto se fai check-in al banco o se, una volta all’estero, bisogna rientrare in Italia da un paese che non ha ancora adottato questa procedura.

Ma ci sono delle eccezioni

La semplificazione non vale per tutte le tratte. L’Enac specifica che continuerà a essere obbligatorio mostrare il documento per: le tratte interne individuate come sensibili per l’emigrazione irregolare (i cosiddetti movimenti secondari). Quindi, voli da/verso Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia, considerati più a rischio sotto il profilo dei controlli migratori, continueranno a richiedere la verifica tra carta d’imbarco e documento d’identità.

Vabbè raga, sulla carta sembra una grande novità, e invece.

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