Si potrà prendere la patente a 17 anni. L’Unione Europea ha approvato in via definitiva una riforma che rivoluziona le regole della patente di guida, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e aumentare la sicurezza sulle strade.
Spiegone al volo
La prima novità, quella che ha fatto più rumore, è la patente a 17 anni. Ma calma: fino ai 18 si potrà guidare solo accompagnati da un adulto esperto. Per un annetto niente giretti da soli con gli amici o corse verso McDonald’s appena usciti da scuola, insomma. La patente sarà inoltre digitale — reperibile anche dal cell — e gli esami diventeranno più severi, con un focus sulla sicurezza e sulla consapevolezza dei rischi. Ci sta.
In pratica, se siete over 18 preparatevi a domande su angoli ciechi, distrazioni da smartphone, apertura sicura delle portiere e perfino sull’uso dei sistemi di assistenza alla guida.
E non finisce qui: per la prima volta le regole sui ritiri di patente varranno in tutta l’Unione Europea.
Come spiega Matteo Ricci, relatore dem del provvedimento, come riportato da Ansa:
“Chi commette un’infrazione grave in un Paese diverso da quello che ha rilasciato la patente spesso rimane impunito. Ben il 40% delle infrazioni transfrontaliere restava senza conseguenze serie. Ora invece chi perde la patente in un Paese Ue per un’infrazione grave non potrà più guidare in nessun altro Stato”.
Se quindi ti tolgono la patente in Italia, non guidi da nessuna parte.
Quattro pilastri della riforma
Le nuove norme si basano su quattro punti chiave:
- Stop ai furbetti del volante.
Come detto, se ti ritirano la patente in uno Stato, scordati di rimetterti al volante in tutta Europa. L’obiettivo è colpire i recidivi e chi finora si “salvava” grazie ai confini. - Formazione più tosta.
L’esame sarà più completo, con domande sui rischi reali della strada e maggiore attenzione verso pedoni, ciclisti e bambini. L’Unione vuole formare guidatori più consapevoli, non semplici collezionisti di quiz a crocette. - Validità e controlli sanitari.
La patente per auto e moto varrà 15 anni (ma gli Stati possono ridurla a 10 se funge anche da documento d’identità). Per autocarri e autobus invece solo 5 anni, con controlli medici più frequenti per chi ha più di 65 anni. Non solo vista e riflessi: ci saranno anche esami cardiovascolari. - Periodo di prova e sanzioni più dure.
I neopatentati dovranno affrontare un periodo di prova di almeno due anni, durante il quale anche una piccola infrazione può costare caro. Se beccati a guidare ubriachi, senza cintura o senza dispositivi di sicurezza, scatteranno sanzioni più severe. In compenso, a 18 anni si potrà ottenere anche la patente per autocarri (categoria C), e a 21 quella per autobus (categoria D), ma solo con il certificato di abilitazione professionale.
Quando entra in vigore
Le norme saranno operative 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. Poi gli Stati membri avranno tre anni per recepirle nel diritto nazionale e un anno extra per prepararsi all’attuazione. Quindi, realisticamente, la patente “digitale e severa” sarà una realtà dal 2029 circa.
Dietro le nuove regole non c’è solo burocrazia: ogni anno in Europa quasi 20.000 persone perdono la vita in incidenti stradali. L’Ue punta a dimezzare questa cifra con formazione, controlli e sanzioni più efficaci. Come conclude Ricci:
“Questo pacchetto non è solo un insieme di regole: è un impegno concreto per rendere le nostre strade più sicure per tutti, specialmente per chi abbiamo più a cuore, i nostri figli”.
Che dite, bene così?