Ci sono quei momenti molto precisi che segnalano l’arrivo del Natale e ci autorizzano ufficialmente ad attivare lo spirito natalizio: Mariah Carey che sbrina non appena finisce Halloween (anche un po’ presto, eh), Sant’Ambrogio come da tradizione, e poi ovviamente… l’Artigiano in Fiera. Il place to be per chi vuole tuffarsi nelle Christmas vibes, fare la classica scorpacciata di stand artigiani — ça va sans dire — e riempirsi di regali originali e cose buonissime da mangiare e annusare, provenienti da ogni angolo del pianeta.
Save the date: dal 6 al 14 dicembre 2025, dalle 10 alle 22.30, l’Artigiano in Fiera torna per la sua 30esima edizione, sempre a ingresso gratuito (basta registrarsi e scaricare il pass). La missione è la stessa: celebrare il “saper fare” artigiano e farci tornare a casa con un po’ di regalini — anche solo per noi stessi, che tanto è sempre la scelta più saggia. Si viaggerà tra abbigliamento, design, arredo, accessori, gioielli, alimentari, prodotti per la salute, il benessere e il tempo libero… quello che ogni anno promettiamo di coltivare un po’ di più, presente?
Avrete ben nove giorni per:
A. trovare gli amici giusti,
B. incrociare le agende,
C. farvi il vostro giro del mondo personale attraverso 9 padiglioni, 2800 artigiani, 30 ristoranti e 20 luoghi del gusto da Italia e resto del pianeta.
Ci aggiungiamo anche eventi musicali, lavorazioni dal vivo e degustazioni? Certo che sì.
Il tema dell’Artigiano in Fiera 2025
Come da tradizione, la fiera si presenta con un tema che fa da fil rouge a tutto l’ambaradan. Quest’anno il macro-concetto è “È il momento della persona”, allineato alla missione di “valorizzare e sostenere gli artigiani di tutto il mondo che, con il loro saper fare, incarnano l’espressione autentica di un’umanità al lavoro”. Parola di Antonio Intiglietta, Presidente Ge.Fi. e ideatore della manifestazione.
Tutte le figate dal mondo…
Vi consigliamo di farvi già un bel planning, perché anche a ’sto giro c’è davvero tanta roba. Parliamo di 90 Paesi provenienti da cinque continenti e pure tutte le regioni italiane. Qualche spoiler? Ma sì dai: in arrivo dalla Tunisia decorazioni natalizie in legno d’ulivo; il Marocco esporrà cosmesi naturale e bio, vera pelletteria locale, pasticceria tipica e street food.
L’Etiopia — all’Artigiano per la prima volta — debutterà con 5 imprese specializzate in prodotti e materiali tipici del territorio, come abbigliamento, ceramiche e gioielli; dall’India arriveranno pashmine in seta, cashmere e tessuti unici che, sicuro, alla mamma piaceranno molto come regalo di Natale. Se volete dare un occhio a come si fatturava nell’antichità, passate in Arabia Saudita, che oltre ai prodotti tipici della sua tradizione proporrà dimostrazioni dal vivo di antichi mestieri.
E poi… certo che sì: la Corea del Sud. Se siamo tutti scimmiati col K-Pop, figurati se ci perdiamo la zona beauty coreana con cosmesi e rituali di skincare che promettono la pelle di un ventenne anche quando ne hai superati trenta da un pezzo. Se volete mettere su casa un po’ “wow”, l’Iran arriva con tappeti e ceramiche lucide che stanno bene ovunque — pure nel vostro bilocale con cucina a vista. Tra le novità più interessanti, la Giordania partecipa con il Micro Fund for Women Company, che sostiene le artigiane di Amman. Bellissimo.E poi benvenuta alla Grecia, una delle new entry: prodotti gastronomici mediterranei e focus sulla sostenibilità. In Sud America brilla la Colombia, che porta gioielli artigianali placcati oro e filigrana… ma soprattutto, ragazzi… il caffè colombiano. Già vi vediamo: cappello, occhiali da sole, e venti degustazioni di fila fingendo di essere alla prima. Vecchie volpi che non siete altro. E poi dall’Europa anche specialità dall Francia, Spagna, Portogallo, Turchia…
… e dall’Italia
Giochiamo in casa, e quindi la Lombardia sarà la regione più rappresentata con oltre 240 imprese. Occhio alla Calabria che quest’anno è nel padiglione 6 e poi alla Sicilia, con il debutto della provincia di Agrigento: artigianato tipico, gastronomia, cannoli e tentazioni varie. Super interessante anche la proposta dell’Umbria, che presenta UAU (Umbria Artigianato Unico), progetto che spinge il turismo esperienziale nelle botteghe del territorio.
Il Lazio arriva con la porchetta di Ariccia IGP e i vini dei Castelli Romani — inutile chiedere se diremo di no. E hype anche per il Friuli-Venezia Giulia, che torna con un allestimento rinnovato tra moda sostenibile, presepi e complementi d’arredo che ci faranno strisciare la carta più di una volta. E poi ancora Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Toscana, Trentino…
Due dritte utili
Lo sappiamo: lo sbatti è sempre quello. Compri mezza fiera, poi devi trascinarti i borsoni per chilometri. No panic: potrete spedirvi tutto a casa passando dal centro servizi Kipoint di Poste Italiane, all’ingresso dei padiglioni 1/3. Tariffe variabili a seconda del peso, ma ci sta. Volete mettere la comodità di vedervi recapitare tutto a casina mentre vi sorseggiate un caffè colombiano? Che benessere.
E i nani?
Altro sbatti prevedibile: “Vorrei fare il giro degli stand con calma, ma ho i bambini…”. Nessun problema. All’ingresso dei padiglioni 6-10 c’è l’area kids a cura di Leolandia — garanzia assoluta — con show, giochi e spazi dedicati per far divertire i piccoli e far respirare voi. Amiamo.
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