La notizia è fresca, al contrario delle uova che gli tireremmo addosso per la rabbia: gli Elio e Le Storie Tese ci vogliono rovinare la vita, più di un vegano che t’invita a cena e ti prepara gli hamburger di sabbia.
L’anno scorso è uscito il loro decimo album Figatta de Blanc, oggi, esce il loro singolo Licantropo Vegano, il 19 dicembre si prospetta un concerto incredibile, e loro cosa fanno? Si sciolgono.
Dopo 30 anni che suonano, ormai li conosciamo per quello che sono: dei musicisti incredibili che hanno scritto delle canzoni indimenticabili? No. Dei burloni? Anche, ma soprattutto sono gli Imbruttiti della Musica. Non ci credete? E allora ditemi se queste non sono le 5 canzoni (imbruttite) più legate Milano che abbiate mai sentito:
1_Parco Sempione
Prima di loro, ogni milanese aveva una propria definizione del Parco. Per i più giovani era il luogo dove andare ad allenare il polmone (in senso sportivo e in senso… va bè, ci siamo capiti) per i nonni con nipoti era il parco giochi degli Sforza. Ma dopo che è uscita la canzone degli Elii, siamo stati concordi nell’adottare la definizione che loro hanno scelto per tutti i milanesi: Parco Sempione, verde e marrone. Fine.
2_Shpalman
Bellissima la canzone, geniale il videoclip, girato tutto sulla Darsena. Per i pesciolini rossi che si dimenticano tutto, il video è la parodia di Dedicato a te delle Vibrazioni. Nel video degli Elii si vede il grande Mangoni camminare dietro alla Giulia dell’originale, con il chiaro intento di mostrare al mondo che le Vibrazioni, prima ancora di musicisti, sono stalker delle bionde. In questo video, poi, Mangoni rivela una verità lampante: si può far parte di una band senza sapere né suonare né cantare (E ora Max Pezzali, vai a chiedere scusa a Repetto).
3_Fossi figo
Più che una canzone, una maschera di bellezza. Oltre alla satira, gli EELST ci parlano di problemi sociali: ci sono delle malattie incurabili a cui la comunità scientifica non dà abbastanza attenzione, come la calvizie o la forfora. Il video (girato tutto in Paolo Sarpi, l’unico quartiere in cui, grazie a negozi di alta/bassa moda e turboparrucchieri, il vero business è la cura del proprio aspetto) racconta la relazione dei veri uomini con la pelata: quelli normali, i capelli li perdono; i top di gamma come Elio, invece, li convincono a trasferirsi al piano di sotto, sulle sopracciglia.
4_China Disco Bar
Ultimo album, ultima chicca su Milano. L’ambientazione è, come sopra, Paolo Sarpi. La canzone – basta leggere il titolo – ruota tutta attorno alle novità che stanno nascendo in una zona che … Ora che ci penso, ho un flash: questa attenzione al mondo cinese, a Chinatown, Paolo Sarpi, doveva insospettirmi. Mi spiego meglio: non è che, forse, era un modo carino per farci intuire che presto il giocattolino si sarebbe rotto?
5_Il tutor di Nerone
E per finire, quella che è molto di più di una semplice canzone, è un Inno Imbruttito. Io, quando la sento, se prima ridevo, ora piango. E devo chiamare il mio psicanalista di fiducia (il commercialista). Perché qui Elio parla di noi Imbruttiti, le scadenze, i tempi stretti… Del nostro mondo, insomma. E lo fa identificando due categorie di persone: da un lato c’è chi lavora e si fa un mazzo così, dall’altro i cagac***i. Qual è la differenza? Tu sei uno, loro sono sempre troppi. Per capire il mood, basta l’inizio: “(suona un telefono) E questo chi è? Numero privato, che palle!”
Articolo scritto da Matteo Liuzzi
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