Più passeggeri, più puntualità, più soddisfazione e meno ricavi. Questa la situazione di ATM secondo i dati comunicati dalla stessa Azienda Trascinapoveri Milanesi relativi al 2017. Sono stati 750 milioni i passeggeri che hanno scelto i mezzi pubblici per muoversi; erano stati 728 milioni nel 2016 e 736 milioni nel 2015, l’anno di Expo.
E l’aumento del numero di viaggiatori è stato accompagnato da un incremento della vendita dei titoli di viaggio: 4% in più rispetto al 2016.
Nel comunicato di ATM, pubblicato lo scorso 26 marzo, quando è stato varato il progetto di bilancio 2017 (documento che ora dovrà essere approvato l’11 aprile), si spiega però che all’aumento dei passeggeri non è corrisposto un aumento del ricavo, anzi, i conti sono peggiorati: se nel 2017 sono entrati nelle casse ATM 793,2 milioni, erano invece 880,2 i milioni che si era ciapata l’azienda l’anno prima, con una bella differenza di 8,7 milioni. «Scontano accantonamenti Ifrs e il fatto che la programmazione delle nuove percorrenze è stata avviata a partire da settembre 2017», si legge nella nota. Il risultato netto di Gruppo è pari a 39,3 milioni di euro, rispetto ai 9,3 milioni di euro del 2016.
C’è anche da dire che i costi lo scorso anno sono aumentati di 12 milioni (752,3 milioni del 2017 contro i 740,3 del 2016), in particolare dettati dal «significativo e necessario aumento del personale, in particolare nelle aree dedicate a Security e controlleria, dagli oneri derivanti dagli accordi sindacali relativi al progetto ‘Buongiorno Milano’, e dal piano assunzioni realizzato da Metro Service A/S di Copenaghen per i nuovi contratti di gestione e manutenzione in Danimarca, a cui non corrispondono ancora i relativi ricavi», si legge nel comunicato della società.
E, pronti a essere insultati da molti, ATM ha comunicato che è aumentato anche il livello di customer satisfaction, con voto medio di 7,3 su una scala da 1 a 10 e un’area di soddisfazione del 95% di chi attribuisce un giudizio da 6 a 10, grazie anche all’elevato indice di puntualità, che ora si attesta al 99% per la metro, e all’82% per i mezzi di superficie.
«Il 2017 si è chiuso con buoni risultati complessivi, al di sopra dei target di piano — ha dichiarato Luca Bianchi, presidente del Cda di Atm —. L’impegno di fornire al servizio di trasporto pubblico maggiori percorrenze a parità di risorse si è coniugato con il mantenimento di standard operativi di altissima qualità. A dimostrarlo sono proprio i numeri, a partire dalla regolarità in frequenza e dall’aumento del numero di passeggeri, oltre che della vendita dei titoli di viaggio».
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