Milano si ama o si odia, ma su una cosa possiamo essere tutti d’accordo: viverci costa una fucilata. E gli stipendi medi non aiutano abbastanza. Se tanti già lo pensavano, iniziando a smadonnare intorno alla quarta settimana del mese, ecco che arriva anche la certificazione dell’annuale classifica di Ubs Global Wealth, per la quale sono stati confrontati i prezzi e i salari di 77 città del mondo, analizzando anche il potere d’acquisto e il tempo di lavoro necessario per quello stesso acquisto da parte dei cittadini.
Ed ecco la notizia: Milano è la settima città più cara al mondo. Davanti a lei solo Zurigo (prima in graduatoria), Ginevra, Oslo, Copenhagen, New York, Tokyo. Il big problem è che le altre città hanno mediamente stipendi più alti… Milano no: la posizione del capolouogo meneghino crolla al 27esimo posto nella classifica degli stipendi, che diventa addirittura 33esima se facciamo il confronto al netto delle imposte.
E pure a potere d’acquisto siamo messi male qui a Milano: la città imbruttita è 33esima, con indice al 68.3, dietro tantissime città europee analizzate (pure Roma, FYI, che è 18esima).
Milano: tanta fattura, tanta fatica.
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