L’estate milanese, nonostante il caldo africano – liberté, égalité, umidité – e le zanzare che, più che zanzare, sembrano tyrannosaurus rex in miniatura, porta con sé anche una gran voglia di dehor (previa applicazione di un cappottino di Autan, vedi al punto precedente).
E come ogni anno che si rispetti, spuntano come funghi i ristoranti dove pranzare, cenare, o semplicemente fare l’ape all’aperto, magari circondati da un plotone di zampironi. Onde evitare di ripiegare sempre sui soliti noti, iniziamo col darvi una lista di cinque locali che forse ancora non conoscete, in diverse zone della città. Perché quel sottile piacere di stupire amici e conoscenti con un «Ma come, non ci sei ancora stato?», soprattutto a Milano, non ha prezzo.
Sulle Nuvole, Via Garigliano 12
Dedicato a tutti coloro che «In Isola si mangia di merda»: è tempo di ricredersi. I padroni di casa Chiara e Francesco, insieme alla chef Luca Zampa, vi faranno (piacevolmente) ricredere con un menù che combina solidi piatti territoriali, gustose portate vegane, ricette di carne e dolci epici, rigorosamente fatti in casa. Tradotto: se in compagnia avete anche l’amico veg di turno – e qui ci asteniamo da qualsiasi commento – potete portarvelo dietro senza problemi, e senza dover rinunciare a mangiare bene. Il locale è aperto tutto il giorno, e oltre a pranzo (con formula business lunch) e cena, offre anche ottime colazioni a base di croissant, torte artigianali, spremute e centrifughe e apertivi con vini al calice e taglieri gourmet. Ah, poi c’è il dehor: non che aveste bisogno di un motivo in più per andarci, però insomma… male non fa.
Petrus 1935, Via Fiori Chiari 13
Anche qui, sfatiamo un falso mito: a Brera non ci sono solo trappole per turisti dove un milanese non metterebbe piede manco sotto tortura. Quindi, se fare l’ape o cenare all’aperto in Via Fiori Chiari rappresenta una specie di sogno proibito che non avete mai avuto il coraggio di confessare (o realizzare), eccovi serviti. Petrus 1935 è il regno delle ostriche – da accompagnare a bollicine, gin tonic o un buon Pimm’s Cup in orario di happy hour – e del pesce crudo, che ora comprende anche percebes e bulots su richiesta. Se però la fame dovesse ancora avanzare, potrete ripiegare su una burrata con acciughe di Lampedusa con crumble al burro e salsa verde al limone o sugli spaghetti con stracciatella e acciughe. E intanto, fare un people watching molto chic comodamente seduti al vostro tavolo.
Credit immagine: Gaia Menchicchi
Di EXIT vi avevamo già parlato qualche mese fa, ma lo rifacciamo per tre validissimi motivi. Primo: perché si mangia da dio. Secondo: perché ora, a differenza dei mesi precedenti, il locale dal lunedì al venerdì è aperto fino a mezzanotte (e fino alle 16 il sabato). Terzo: perché con l’estate sono state aperte le vetrate, e starsene lì – nel dehor di Piazza Erculea – tra un uovo alla EXIT, un prosciutto iberico e un polpo con patate e wasabi, sorseggiando un bicchiere di bollicine… che vi devo dire, è davvero una figata. La cucina di questa gastronomia urbana che tanto amiamo è aperta a partire dalle 8 del mattino, senza pause… sia mai che vi venisse una voglia incontrollabile di foie gras alle quattro del pomeriggio (e come biasimarvi).
Caffè in Giardino, Triennale di Milano
Sì, è proprio quel Giardino. Quello affacciato sui Bagni misteriosi di Giorgio de Chirico – no raga, la piscina qui non c’entra un tubo – ai piedi dello storico edificio di Muzio. Qui, in uno dei contesti più belli e amati di Milano, potrete pranzare sotto il pergolato o condividere il tavolo social, magari assaggiando una delle sette focacce al tegame – super-croccanti all’esterno e tenerissime all’interno – oppure l’Italian Chirasci, un bowl di riso lavorato alla giapponese e condito con materie prime della cucina Mediterranea o internazionale. Non disperate se non siete da quelle parti durante la pausa: dalle 18 alle 21.30 va in scena l’aperitivo, dove viene servito un dry snack con olive, noccioline e pane Carasau, un trancio delle suddette focacce e un assaggio di Italian Cirasci. Della serie, oltre alla Terrazza c’è di più.
Antica Osteria di Ronchettino, Via Lelio Basso 9
Se desiderate una serata romantica (o se dovete farvi perdonare qualcosa) è qui che dovete portare la vostra dolce metà. Una splendida cascina del ‘600 alle porte di Milano, munita di dehor da 10 e lode, che sia a pranzo che a cena propone piatti della tradizione lombarda eseguiti seguendo rigorosamente le ricette di famiglia. Qualche esempio? Il risotto alla milanese con l’oss büs; i mondeghili al sugo o fritti nel tegame col burro; i rustin negàa con purè di patate; la tradizionale cotoletta alla milanese. Oltre a questi grandi classici, troverete anche una selezione stagionale di risotti; paste fresche; antipasti; dolci e dessert fatti a mano, pronti a soddisfare e a placare anche la fidanzata (o il fidanzato) più rompiballe. Poi non dite che non pensiamo mai a voi.
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