«L’aumento delle transazioni immobiliari che abbiamo registrato è legato a quello delle iscrizioni universitarie – ha dichiarato Marco Dettori, Presidente dell’Associazione delle imprese edili e complementari di Milano Lodi, Monza e Brianza – Milano infatti attira non solo per la qualità dei suoi atenei, ma anche per l’ambiente dinamico in cui è favorito l’ascensore sociale».
Traduzione: con tutti ‘sti studenti in città, i prezzi delle case crescono. E infatti, tra le zone che hanno registrato il segno positivo più forte ci sono proprio le universitarie, oltre a quelle delle grande iniziative come Santa Giulia o Mind. In generale le case a Milano crescono, per colpa degli studenti o no, del 2%, con un costo medio al metro quadro di 4,985 euro (praticamente in Giargialandia con 30 metri quadri di Milano ti compri una villa). Sono in particolare Corvetto e Agrippa le zone che hanno registrato l’aumento più importante (7%).
Passando agli affitti, ecco che troviamo, prevedibilmente, i bilo e i trilo come più richiesti, solo che la crescita percentuale è una fucilata: i canoni sono diventanti infatti più cari rispettivamente del 10,7% e del 12,9%; non male comunque i mono che sono saliti dell’8,5%.
E i commercianti? Ciaoproprio. Per i negozi nella cerchia della circonvallazione eccola la bomba: +23% di canone; solo +9,1% invece in periferia.
Anyway, ci saranno pure tanti studenti in città, ma mica sarà tutta colpa loro se ora per un bilocale al mese chiedete un rene o se per aprire una attività commerciale in Circonvalla chiedete due cornee. Eddai, phega.
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