Precotto, fermata Precotto! Si, ma perché proprio Precotto? Se questo dubbio vi perseguita sin da bambini, con i nostri potenti mezzi abbiamo provato a fare qualche ricerca.
Al riguardo non c’è affatto uniformità di vedute.
La versione più basic sull’origine del nome Precotto deriva da una traduzione letterale. Pre come prato e Còtt che sta per cotto. Questa teoria si basa sul fatto che parecchio tempo fa qui c’erano molti prati arsi, bruciati sia dal sole sia dall’uomo per ottenere foraggio per il bestiame che pascolava liberamente.
Per gli spiriti più macabri, Pre starebbe invece per prete, in quanto leggende narrano che molto tempo fa in zona fu arso vivo un sacerdote.
Da ultimo la teoria Wikipedia (che ha sempre ragione a prescindere): il toponimo pulcoctum – in latino ecclesiastico Praecautum – potrebbe ricordare un’antica osteria lungo la strada tra Milano e Monza. Un posto dove ti davano da mangiare roba riscaldata? Probabilmente è per questo che non ci sono prove.
Ciò premesso, una teoria definitiva non c’è, facciamocene una ragione (o chiamiamo Alberto Angela).
Passando a un po’ di storia, Precotto costituì un comune autonomo fino al 1920, quando venne annesso nel nuovo comune di Gorla-Precotto. Tuttavia, dopo soli tre anni, anche il comune di Gorla-Precotto è stato soppresso e annesso a Milano.
Figa, ma cosa ci andate a fare a Precotto? Se non ci abitate assolutamente niente, però almeno adesso sapete (forse) il perché.
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