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Da Hogwarts al parco di Trenno è un attimo, uno schioppo di dita, un colpo di bacchetta. Non è necessario neanche inforcare una scopa di saggina o prendere l’Hogwarts Express in quel di Cadorna.

A Milano è sbarcata la versione meneghina – senza boccino, pluffa e bacchette di sgamo nascoste nelle divise – del Quidditch, il popolarissimo sport proveniente dal magico mondo di Harry Potter.

L’idea di portare questa disciplina nel mondo Babbano è venuta a Michele Clabassi dopo aver visto il successo ottenuto negli States. Ecco quindi che spuntano dal Cappello parlante i Milano Meneghins: la prima delle tante squadre italiane che partecipano ogni anno al torneo nazionale Coppa Italia.

Ma come funziona il Quidditch all’italiana?

A cavallo delle scope – tenute per ovvietà tra le gambe – due squadre da 12-14 giocatori prendono posizione:

«Si è in sei contro sei dal primo minuto al 18°. Al 17° entra in campo il boccino: un arbitro non giocante. Dal 18° poi si aggiunge un cercatore per team. In ogni squadra ci sono tre cacciatori, un portiere e due battitori. Il portiere e i cacciatori, liberi di muoversi per tutto il campo, giocano con la ‘pluffa’. Il loro scopo è segnare nei tre anelli avversari (10 punti a goal). I battitori invece lanciano i ‘bolidi’, con i quali possono colpire i giocatori antagonisti. Chi viene preso da un ‘bolide’ deve scendere dalla scopa, tornare ai propri anelli e toccarli. Solo allora può rientrare in campo. Se invece ad essere colpito è il portatore di ‘pluffa’, deve lasciare cadere la palla» ha spiegato uno degli organizzatori a MilanoToday.

La pluffa non è altro che un pallone da pallavolo leggermente sgonfio; i bolidi delle palline da dodgeball. E il famigerato boccino d’oro? Una pallina da tennis infilata in un calzino, legato all’altezza dei pantaloni… dell’arbitro! Insomma, il poverino non deve solo controllare che i giocatori non si lancino maledizioni Cruciatus e Sectumsempra in un impeto di collera.

Per giocare servono solo scarpette, paradenti e fasce in testa, in modo da specificare e rendere riconoscibili i ruoli dei giocatori. Essendo un mix di pallamano, rugby, basket, si consiglia quindi di lasciar a casa i costumini da cosplayer e le perculate del caso. Prima di ritrovarsi in infermeria con Madama Pomfrey che vi rimpinza di purea di mele!

Per promuovere il Quidditch in Italia e reclutare nuovi giocatori, il 16 settembre al Parco di Trenno si terrà una partita dimostrativa.

 Credit immagini

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