Ancora una medaglia d’oro per la nostra città, anche se questa volta si tratta di una classifica non molto gratificante. Secondo le indagini, infatti, Milano è la prima città italiana in quanto a casi di persone coinvolte nel cosiddetto chemsex.
Il chemsex è, in parole povere, il sesso chimico. Arriva dall’America e dall’Inghilterra, anche se ormai è molto diffuso anche nel nostro paese.
Nasce con l’invenzione delle dark room, stanze in cui le persone si ritrovano solo ed esclusivamente per fare sesso. Stanze in cui, ovviamente, il fenomeno delle sostanze stupefacenti è molto presente.
Secondo la psicologa Alessandra Bianchi, dell’Associazione Solidarietà Aids, si tratta di un fenomeno che colpisce soprattutto gli uomini che hanno superato i 50.
Ovviamente, il fenomeno del chemsex è di difficile controllo. Non è facile, infatti, che un uomo ammetta di avere dei problemi sotto le coperte e di non riuscire a provare piacere senza l’utilizzo di sostanze stupefacenti. Proprio per questo, si è deciso di fondare un servizio di terapia di gruppo per chi soffre del problema.
Il progetto ha l’obiettivo di mostrare quali sono gli effetti negativi della pratica e come riuscire a liberarsene. Le droghe utilizzate in casi come questi sono tantissime. Si va dalla droga dello stupro al Popper, passando per la Mdpv.
Insomma, un problema tanto attuale quanto pericoloso, che si muove nell’ombra e che dunque è di difficile controllo.
Articolo scritto da Francesca Solazzo
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