Oslo e Madrid, Chicago e Parigi non vi temiamo, anzi, per Milano è giunto il momento della svolta decisiva, e anche grazie al bando internazionale Reinventing Cities si può iniziare a sperare. Dove un tempo correvano cavalli, nelle scuderie volute da Giuseppe de Montel nel 1915, sorgeranno pesto delle terme a basso impatto di Co2 che daranno nuovo lustro allo stile liberty dell’edificio che da tanto attendeva una riqualificazione coi fiocchi.
Il primo pozzo esplorativo era stato scavato nel 2007 e udite udite, erano state trovate acque sulfuree. Da lì arriva l’idea del Teatro delle terme: uno dei quattro progetti vincitori di Reinventing Cities – il bando promosso dal network C40 – che si prefigge la rigenerazione urbana di aree dimesse nel totale rispetto dell’ambiente.
Milano prese parte a questa call nel 2017, proponendo ben cinque luoghi: le scuderie de Montel, l’ex scalo ferroviario di Greco, via Serio, uno spazio in viale Andrea Doria e infine il mercato di Gorla.
I primi quattro si sono portati a casa la vittoria a Oslo, ottenendo il via libera anche grazie alla partecipazione di professionisti del settore e investitori che hanno acquistato le suddette aree comunali (eccetto l’ex scalo di proprietà di Fs). Domenica i progetti verranno presentati ufficialmente in Triennale.
“Vincono progetti di altissima qualità che parlano a tutti, ma hanno un occhio di riguardo per i più giovani, per il mondo dell’università e per la ricerca. Grazie all’operazione, che contribuirà a ridisegnare la Milano dei prossimi anni, il Comune incasserà 7,3 milioni. Case convenzionate, residenze universitarie e ostelli low cost si uniscono a innovazione nelle costruzioni e un recupero del tema dell’acqua, attraverso le pompe di calore per il riscaldamento e con un parco termale a San Siro”, ha commentato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran dalla città norvegese.
Il progetto pensato per le scuderie prevede non solo il recupero dell’edificio storico in sè, ma anche la realizzazione di 1700mq di verde pubblico. La location di proprietà di Palazzo Marino sarà acquistata all’asta per 1.2 milioni di euro. A curare la realizzazione ci sarà un’associazione temporanea di impresa – l’Ati Teatro delle terme – che dovrà coordinarsi con la Soprintendenza.
Per l’ex scalo di Greco si prevede un’extreme make over tramite L’Innesto: il progetto firmato da Investire sgr – che ha sganciato 4,8 milioni di euro all’attuale proprietaria Fs – e dai progettisti Barreca & La Varra, Arup Italia srl e altri. Si parla di un intero nuovo quartiere composto da 400 alloggi in housing sociale e 300 posti letto per studenti. L’obiettivo è creare un innesto tra Bicocca, Precotto e l’Università, dando casa a 1500 giovani tra i 24 e i 44 anni.
In zona Ripamonti, precisamente in via Serio, il progetto vincente – da 5milioni, con base d’asta fissata a 59mila euro – prevede la realizzazione di Vitae: un edificio dedicato alla ricerca oncologica, promosso da Covivio, l’ex Beni Stabili, il desinger Carlo Ratti e Habitech.
L’obiettivo, al quale hanno preso parte anche la Fondazione Politecnico e l’istituto di oncologia molecolare, punta alla formazione di un’area di ricerca in un edificio a impatto zero. Il palazzo sarà attraversato da una promenade verde di 150 metri che si arrampicherà a spirale da un piano all’altro.
Ultimo ma non ultimo, in zona Loreto – accanto alla sede dell’Ats di viale Andrea Doria – spunterà un mega ostello da 9 piani: Coinventing Doria (offerta 1.73 milioni euro) che trasformerà il grigio parcheggio esistente in un luogo di forte impatto sociale e architettonico.
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