“Pensavi solo ai saldi, saldi, clap clap” e alla fine siamo stati accontentati/e, per la gioia degli accompagnatori in perenne stato catatonico. Quest’anno i saldi estivi in tutte le regioni, eccetto Sicilia e Liguria che partiranno l’1 luglio, prenderanno via il 6 luglio.
A dar la conferma dell’inizio della fine è la Regione stessa. Per 60 giorni ininterrotti – non uno più, non uno meno – fino a settembre, potrete dar fondo ai vostri risparmi per rimpinguare il guardaroba, taglie permettendo.
Nella giungla della moda, i saldi sono un po’ le liane con cui ciondolare da un negozio all’altro in cerca del capo mega figo a prezzo mega piccolo. In agguato, però – ben mimetizzate -, ci sono le cosiddette inchiappettate.
Sappiamo che ormai non vi frega più nessuno, ma è sempre meglio metter le mani avanti e fare un bel ripassino sulle linee guida fornite dal Pirellone ai commercianti:
1_ Il prezzo iniziale deve essere accompagnato dalla percentuale di sconto. È facoltativo indicare il prezzo di vendita finale, conseguente al ribasso.
2_ Le grafiche delle pubblicità devono contenere informazioni veritiere e i prezzi non devono essere presentati in maniera ingannevole. L’operatore commerciale dev’essere in grado di dimostrare – agli organi di controllo – la veridicità delle informazioni relative ai prodotti.
3_ La merce in saldo deve essere separata da quella in vendita a prezzo normale – aka nuova collezione – e identificabile tramite appositi cartelli o altri stratagemmi.
4_ Se il prodotto risulta essere difettoso, il consumatore può richiederne la sostituzione o il rimborso su presentazione dello scontrino. Sì, proprio quella cosa che, invece di appallottolare in un nanosecondo, dovremmo saggiamente conservare.
Se no poi, se la pelliccetta è scagnata, che facciamo?
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