“Sveglia sudata incollata al parquet, Siri dimmi perché“. Perché sei in Hangover cara Elodie, mistero risolto. Mal di testa, nausea, gira tutto in torno alla stanza, messaggi all’ex, pianti, amicizie e liti random, confessionali nei bagni con perfetti sconosciuti, foto compromettenti e probabile vomito nella macchina del malcapitato amico-autista, sono i sintomi dell’Hangover
Da oggi il post sbronza e tutto l’ambaradan sopracitato è ufficialmente una malattia e nì, potrete giocarvelo per stare a casa dal lavoro, ogni tot. Il passaggio successivo sono gli alcolisti anonimi e il licenziamento, sappiatelo.
Veisalgia – questo il termine medico – è quell’ondata di malessere e voglia di morire causate dall’aver bevuto come i pazzi la sera prima, ciò che vi rende impossibile l’alzarvi dal letto.
A stabilire l’entrata di diritto all’interno della categoria malattie, è un tribunale tedesco: durante una causa intentata da un gruppo di consumatori contro il produttore di una bevanda che prometteva di curare miracolosamente i postumi della sbornia, il giudice non solo ha sentenziato che si trattava di pubblicità ingannevole, ma ha anche catalogato l’hangover come malattia. Perché? Perché si deve curare con delle medicine apposite, ovvio!
Pronto dottore, ieri ho fatto serata.
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