“It’s that wonderful time of the year”, recita una famosa canzone natalizia, ma per tutti i lavoratori e studenti fuorisede, l’arrivo del Natale coincide in realtà con un grandissimo supplizio psico-economico: l’incommensurabile sbatti di prenotare i biglietti per tornare a casa.
Wonderful un cazzo, diremmo noi.
Come riportato da diverse testate giornalistiche del Belpaese, non si è fatto in tempo a riporre costume e flamingo negli scatoloni che ci siamo subito dovuti buttare in una nuova mission impossible: ritornare da mamma per i tortellini in brodo spendendo meno di una finanziaria di Padoan.
Come è andata? Non benissimo.
Provate a chiedere ai vostri amici siciliani che per tornare a casa da Milano questo Natale saranno costretti a spendere molto più dei 641 euro sborsati in estate.
Open, il quotidiano online del Chicco Mentana nazionale, ha stimato che per un rientro a casa tipo dal 21 dicembre al 6 gennaio, il volo Alitalia Milano – Palermo a/r costerà in media qualcosa come 825 euro. Ecco, io dico, provate anche solo a immaginarvi se quel volo dovesse essere in ritardo.
Un caro saluto alle hostess e ai piloti nella speranza che la divisa natalizia della compagnia sia dotata di sfollagente.
Va beh, direte voi, Palermo è il capoluogo, ci sta che costi di più. Andrà sicuramente meglio con Catania. Manco a parlarne, lo stesso volo per Catania costa la bellezza di 783 euro. Sono invece 768 gli euro da sborsare per tornare a Bari. (Si parla sempre di andata-ritorno).
Non fatevi ingannare, non è che buttandosi sulle low cost, aka lo spostapoveri-volante, la situazione migliori molto. Da Milano Malpensa, sempre nelle stesse date, sarà necessario pagare 524 euro per arrivare a Catania, il tutto poi, senza priority e bagagli.
Si prevedono file interminabili di passeggeri con addosso: 15 magliette, 4 felpe, 3 jeans e 5 paia di mutande. E i regali? Si comprano una volta arrivati al primo duty free: Toblerone family pack e birra Faxe per tutti!
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