Se il Buongiorno si vede dal mattino, è molto probabile che quello del 2020 sarà un buongiorno di merda. Almeno dal punto di vista immobiliare.
Secondo quanto riportato dall’ultimo Rapporto di Scenari Immobiliari di Casa.it, il momento d’oro del mercato del mattone non sembra voler concedere tregua, spingendo così alle stelle i prezzi delle case a Milano.
Una crescita che è stata costante durante tutto il 2019 e che, stando alle previsioni, dovrebbe registrare un ulteriore incremento nel 2020, consacrando così il mercato meneghino – “secondo solo a quello di Roma” come volume di compravendite – il più caro d’Italia.
Per il 2020, infatti, si prevede una crescita sia delle transazioni che del giro di affari. La crescita delle compravendite prevista è del 16,4%, mentre il fatturato dovrebbe raggiungere un incremento del 17,3%. Entrambi i valori in crescita rispetto al 2019 rispettivamente del 4,6% e del 2,7%.
Numeri impressionanti che rimangono però ancora piuttosto distanti dai record registrati nel 2007 prima della crisi economica. Così, giusto per provare a vedere il bicchiere di sbatti mezzo pieno…
Infine, per i poveri Giargiana illusi, convinti che questa corsa al rialzo colpisca esclusivamente le zone del centro, arrivano brutte notizie.
Se è pur vero che i mercati più dinamici toccano zone centralissime (Manzoni, Brera, Duomo, San Babila) e semi-centrali (Gioia e Filzi, Pisani, Valparaiso, Solari e Montevelino), è altrettanto vero che ormai anche zone periferiche come Barona, De Nicola e Portello registrino lo stesso andamento.
Dati che iniziano a preoccupare seriamente, come sottolineato dal Presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori Alessandro Maggioni: “Il fine della rigenerazione della città non può essere la crescita esponenziale dei valori immobiliari”, ha detto recentemente.
Forza e coraggio cari Imbruttiti, cercare casa nel 2020 avrà lo stesso coefficiente di difficoltà di sposarsi con Emily Ratajacosa o Ryan Reynolds.
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