Lo faccio di qui (lo smart working), lo metto di lì (il pc): a parole sono tutti bravi, poi quando si passa ai fatti la delusione può essere cocente. Certo, adesso che le tasche sono vuote e le menti piene di problemi, sognare di avere un ufficio vista mare – vi capiamo – è particolarmente allettante. La proposta delle isole Barbados di accogliere per un anno lavoratori stranieri e offrire loro il visto per smanettare al pc coi piedi a mollo, la settimana scorsa ha stuzzicato un po’ tutti. Ci abbiamo però ragionato su e facendo due conti con i nostri amici di Forbes – ve lo diciamo subito – è saltato fuori che lavorare da remoto alle Maldive potrebbe essere una mezza inculata.
Il Barbados Welcome Stamp, il programma sostenuto dal Primo ministro che intendeva incentivare lo smart working, offrendo un visto di 12 mesi ai professionisti intenzionati a lavorare sull’isola, luccica parecchio ma non è tutto oro. Iniziamo dal dirvi come si ottiene il visto.
Il BTMI, l’ufficio addetto allo sviluppo del turismo sull’isola, lo spiega facile: i singoli o i team che fossero intenzionati a vivere e lavorare da remoto su di una delle 60 spiagge paradisiache, devono presentare la domanda andando sul sito apposito. Successivamente, si procede con l’invio di alcuni documenti: 2 fototessere, passaporto, certificato di nascita (delle persone per cui si fa richiesta), prova della relazione di persone a carico.
A questo punto, una volta ricevuta l’approvazione, si iniziano a sganciare i dane’. Se si parte da soli, la tariffa individuale è di 2mila dollari. Se invece si decide di non abbandonare la famiglia all’Autogrill Villoresi-Ovest, il pacchetto è da 3mila dollari. Vista l’esigua differenza di prezzo, vi conviene crearne una last minute.
E una volta scaduto il visto? Non vi sbattono fuori a calci, tranquilli. Si potrà tranquillamente richiedere. Gli amici del BTMI però mettono subito le mani avanti: i richiedenti non saranno responsabili per l’imposta sul reddito di Barbados.
Già dai primi step, quest’esperienza sembra essere un mini-salasso. Se a questo si aggiungono le necessità quotidiane, avranno anche indorato la pillola ma qualcosa ci dice che sarebbero comunque cazzi amari.
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