Ma vuoi vedere che alla fine siamo noi i pirla che restano chiusi in casa a spaccarsi i maroni nel rispetto delle direttive del Governo? No perché in realtà c’è tanta gente che se ne sta sbattendo alla grande del lockdown. Che siano negazionisti o semplicemente menefreghisti, poco cambia.
Una recente denuncia della situazione è arrivata dal presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi. Su Facebook il leghista ha pubblicato una serie di fotografie che documentano la presenza di assembramenti in piazza Angilberto II, in zona Corvetto. I geni in questione forse non hanno capito che, nonostante sia stato scoperto il vaccino, siamo ben lontani dalla sconfitta del virus. E che Milano, come tutta la Lombardia, è ancora zona rossa.
“Qui siamo in piazza Angilberto II, zona Corvetto, Milano”, ha scritto Bassi su Facebook. “Dalle foto è facile individuare alcuni comportamenti dei presenti: assembramento, mancato rispetto delle distanze, mascherine abbassate, consumo di alcolici su pubblica via. Mi chiedo: che senso ha blindare un milione e rotti di milanesi e prendersela con le famiglie che fanno una passeggiatina al parco alla domenica, se poi si tollerano episodi di questo tipo? Sì, perché di segnalazioni similari, ne ricevo diverse. Non si tratta di casi isolati, ma di situazioni tollerate”, ha commentato il presidente del Municipio 4.
In effetti c’è tanta gente rispettosa che passa il tempo a stampare autocertificazioni, sudando freddo ogni volta che deve prendere la macchina chiedendosi se gli sia concesso spostarsi per andare a portare un medicinale al nipote ammalato, o se si beccherà una multa per essersi spinto due metri più in là del proprio comune. “Due pesi e due misure – ha continuato Bassi – che generano solo sconforto e sfiducia nella gente”.
Vabbé raga, noi continuiamo a fare il nostro dovere. Anche col giramento di palle…
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