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Lifestyle
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Quanto tempo passate davanti allo schermo dello smartphone? Controllare i messaggi, inviare il Buongiornissimo su Whatsapp (minchia davvero?), curiosare su Facebook, postare su Instagram. Un check alle mail. Così, in loop, per tutto il giorno. Vero o no? Bè, se vi rivedete in questa descrizione è molto probabile che siate nomofobici.

Nomofobia: "timore ossessivo di non essere raggiungibili al telefono cellulare", come spiega il dizionario. Per Wikipedia è la "paura incontrollata di rimanere sconnessi dalla rete di telefonia mobile". Vabbè, l'istess. Avete presente il morso allo stomaco che vi prende quando uscite di casa e disgraziatamente vi dimenticate lo smartphone a casa? Ecco, quella è nomofobia.

smartphone2.jpg

Bè, questa dipendenza pare si sia accentuata a causa della pandemia, come emerso da un sondaggio condotto dalla società di marketing OnePoll per conto di OnePlus. azienda di tecnologia mobile. Del resto non avevamo molto da fare a casa. Curiosare sui social, controllare le tristi novità sui contagi, cercare ricette da fare con le tonnellate di lievito comprato all'Esselunga. Lo smartphone è (per molti di noi) il primo contatto col mondo quando apriamo gli occhi al mattino e l'ultima sbirciatina prima di andare a dormire. 

Dal sondaggio è emerso soprattutto che il nostro legame con lo smartphone nasce dalla paura di rimanere soli e isolati, comprensibilmente acuita dalla quarantena e dal lockdown. Stando ai dati della ricerca, oltre il 95% degli intervistati dorme vicino al proprio cell. Quasi otto persone su dieci ce l'hanno sempre sottomano e il 77% lo controlla entro quindici minuti dal suono della sveglia. Oh, siamo fissati, c'è poco da dire. 

smartphonecovid.jpg

Ma una nota positiva c'è. Rispetto ai cugini europei, diamo comunque più importanza alle relazioni reali che a quelle virtuali. E meno male. Più del 14% degli inglesi, infatti, preferirebbe rinunciare al sesso piuttosto che allo smartphone mentre in Germania più di 70 intervistati sarebbero pronti a rinunciare a un rene piuttosto che al proprio cellulare. Oh, ma tuttapposto sì? Noi invece non siamo ancora così rincoglioniti. Dal sondaggio è emerso, infatti, che gli italiani non scambierebbero mai il proprio partner con lo smartphone. Almeno questo.

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