Basta con le video call. Basta pure con le riunioni in ufficio, tutti seduti per ore attorno al tavolo. Bisogna guardare al futuro, e nel futuro ci saranno loro: gli ologrammi. Tutto vero: Microsoft ha presentato Mesh, una piattaforma per sviluppare applicazioni che permetteranno incontri virtuali con la realtà mista. Si basa tutto sull'oloportazione, cioè sull'uso della tecnologia di acquisizione 3D per trasmettere un'immagine realistica di una persona in una scena virtuale. Voi siete lì, ma non siete davvero lì. Chiaro, no?
Per presentare la portentosa invenzione in maniera spettacolare (che sboroni), quelli di Microsoft hanno invitato il co-fondatore del Cirque du Soleil, Guy Laliberté, sul palco del Microsoft Ignite 2021 sotto forma di ologramma. Grazie a Laliberté, Microsoft ha mostrato una parte del celebre show all’interno di una piattaforma in realtà mista in cui l’artista e il presentatore erano fasci di luce in movimento, mentre gli spettatori da tutto il mondo erano avatar all’interno di un mondo olografico condiviso. Ma che roba.
C'è poco da dire, si tratterà di una vera e propria rivoluzione. Ci si potrà trovare tutti nello stesso posto senza di fatto esserlo, una sorta di teletrasporto digitale. Non pensate che chissà che lavorone dovremo fare per trasformarci in ologrammi: basterà inforcare un paio di Hololens 2, i visori di realtà mista di Microsoft, e taaac, eccoci lì in carne e pixel. Mesh permetterà di disegnare il proprio avatar e di unirsi alla riunione come se fossimo davvero lì. Potremo muovere le mani e la testa, parlare, mostrare e manipolare ologrammi già pronti o utilizzare strumenti di disegno 3D per crearne di nuovi. Inizialmente, gli avatar delle persone saranno presi dal social network Altspace Vr, acquisito da Microsoft nel 2017 e che verrà implementato con Mesh.
Che poi quella delle riunioni di lavoro è solo una delle situazioni che Microsoft intende rivoluzionare. Gli utilizzi potrebbero riguardare formazione e didattica a distanza, telemedicina, co-progettazione per architetti, ingegneri o designer, ricerca scientifica, conferenze e convegni, concerti, allenamenti sportivi. In pratica nel 2050 nessuno di noi uscirà più di casa e ce la viaggeremo sotto forma di ologrammi. Dai, si scherza. Forse.
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