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Nel cuore della City, ignorato dai più, è avvenuto un fattaccio che merita la nostra attenzione: lo storico anfiteatro di via Porlezza, incastrato nelle viuzze tra Cairoli, via Dante e via Meravigli, è stato demolito. E non per essere trasformato in qualcosa di significativo, originale o particolarmente utile, nonnò. L'anfiteatro, risalente agli anni Ottanta, è stato trasformato in una piazza con quattro panchine e altrettanti ciliegi. Niente di imperdibile, insomma, almeno per chi in quell'anfiteatro si è esibito.

Negli anni, infatti, è stato location di proiezioni, concertini e reading. E in questi tempi di pandemia buttare alle ortiche uno spazio culturale aperto, con le tante possibilità di cui avrebbe goduto nella stagione estiva, suona davvero come uno spreco. Il collettivo Tempi diVersi di Paolo Cerruto ha deciso di ribellarsi a questa decisione e di lanciare una racconta firme su Change. "Raccolta firme per conservare o ricostruire l'anfiteatro di via Porlezza eretto negli anni Ottanta. Un progetto urbanistico vorrebbe eliminarlo e sostituirlo con un'anonima piazzetta", si legge nella petizione.

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Com'era l'anfiteatro prima della demolizione
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Come sarà la piazza che sostituirà l'anfiteatro

“Siamo in un’area centralissima e di pregio della città ma poco apprezzabile a causa della scarsa qualità dello spazio pubblico – aveva dichiarato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran parlando del progetto della nuova piazza e giustificando, quindi, la demolizione dell'anfiteatro -. Questo intervento creerà un nuovo luogo di sosta e socialità per i cittadini e per i tanti lavoratori e studenti che ogni giorno passano di qui, restituendo dignità alla chiesetta. Anche questo fa parte della strategia di valorizzazione dei quartieri a partire dalla centralità delle piazze”.

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Uno degli eventi di Tempi diVersi nell'anfiteatro

Il collettivo ha anche contattato l'architetto che progettò l'anfiteatro, che pure non era stato avvisato della demolizione. Che brutta cosa. I ragazzi di Tempi diVersi hanno deciso così di smuovere un po' le acque, chiamando in causa il sindaco Beppe Sala e l'assessore alla cultura Filippo Del Corno, con la speranza che rivedano il progetto, anche se ormai l'anfiteatro è demolito. "Domenica scorsa abbiamo organizzato un presidio lì davanti, e forse domenica 23 maggio ci torneremo", fa sapere Cerruto. Se passate dal centro domenica e credete nella causa... buttate un occhio.

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