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La chiusura delle scuole ha danneggiato la salute mentale delle mamme, ma non dei papà: lo dice uno studio

Una ricerca delle Università di Essex, Surrey e Birmingham ha evidenziato come la chiusura delle scuole durante il lockdown abbia compromesso molto di più la salute mentale delle madri

Mamme e papà di nani costretti a studiare via DAD lo sanno: mesi e mesi con le scuole chiuse sono stati un vero supplizio. Genitori in smart working, nonni prudentemente a distanza, bambini presi dalla didattica a distanza. Tutti insieme poco appassionatamente tra le quattro mura, frustrati dall’impossibilità di avere un po’ di privacy i grandi, stanchi dell’immobilità i piccoli. Insomma, una clamorosa rottura di balle per todos. Pare, però, che a fare le spese di questa situazione siano state soprattutto le mamme.

“La chiusura delle scuole in Inghilterra durante il lockdown ha gravemente danneggiato la salute mentale delle madri, ma mediamente non ha avuto impatto sul benessere dei padri”: è questo il risultato di una ricerca delle Università di Essex, Surrey e Birmingham citata dal Guardian e riportata dall’HuffPost. Insomma, la solita storia. Le mamme si fanno il culo e i papà… aiutano. Crudo ma (tendenzialmente) vero. Già qualche settimana fa avevamo riportato i risultati delle analisi di alcune economiste, che avevano stabilito come, al di là dello smart working, le donne si occupino effettivamente di più della casa e dei pargoli.  

“Assisterli e aiutarli nello studio a casa, oltre alla necessità di portare avanti il proprio lavoro, ha fatto in modo che le madri si sentissero depresse, avessero problemi a dormire, arrivando perfino a considerarsi inutili“, viene spiegato nella ricerca, che ha preso in esame 1.500 genitori inglesi di bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni. La ricerca ha studiato l’approccio con cui i parents hanno affrontato la chiusura delle scuole durante il primo lockdown nell’orrenda primavera del 2020. Che poi ok, si parla dell’Inghilterra… ma vuoi che in Italia non sia lo stesso?

La ricerca ha inoltre analizzato la salute mentale dei genitori i cui figli hanno ricominciato la scuola all’inizio di giugno 2020 e quelli i cui figli non sono rientrati nelle aule fino a settembre. Lo sbatti maggiore è toccato alle mamme costrette a tenersi i nani a casa per tutta l’estate. “Il nostro studio mostra, per la prima volta, l’impatto della chiusura delle scuole sulla salute mentale delle madri”, ha detto al Guardian l’italianissima dottoressa Laura Fumagalli, ricercatrice presso l’Institute for Social and Economic Research (ISER) tra gli autori del report. “Stimiamo che la chiusura delle scuole potrebbe essere responsabile di circa la metà dei problemi di salute mentale sperimentati dalle madri durante la pandemia. È sorprendente che mediamente la salute mentale dei padri non sembri esserne stata influenzata“.

Bè, che dire… oltre a far parlare noi giornalisti è bene che queste ricerche stimolino le reazioni di chi comanda. Magari trovando soluzioni, bonus e aiuti a favore delle mamme. Dai su.

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