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Editorial
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Uè Imbruttitti è cominciata la summer 2k21, ve ne siete accorti?

Personalmente non vedevo l'ora. Per inaugurarla al TOP, qualche sera fa ho deciso di fare una scappata in una delle mie enoteche preferite dell'Area Metropolitana di Milano. Unico obiettivo, sbocciare alla grande e brindare in onore della fine del coprifuoco e dell'avvio della bella stagione.

Categorica la bollicina italiana di livello, perché se è vero che i francesi con gli champagnini ci sanno fare, è pur sempre l'anno degli Europei di calcio e delle Olimpiadi, figa un po' di patriottismo...

Nel mentre, mi sale lo sbrano, cosa abbinare al vino? Apro il menù... tagliata di tonno scottato al sesamo, taglierino di prosciutto crudo al coltello, tartare di bue massaggiato delicatamente a mano, più qualche scelta per veggie/vegan. Cari enotecari, vi voglio bene, ma sembra di essere al festival dell'enofighetto!

Pur di non ordinare la burratina con acciughe del Cantabrico ero ormai rassegnato a farmi rabboccare la ciotolina dei taralli e delle olive, quando nell'ultima pagina della lista è sbucato un post-it (in salsa) rosa. Fuori menù: cocktail di gamberi!

Non credevo ai miei occhi: tempo zero e sono stato catapultato nelle ruggenti estati anni '90. Eccomi nel bel mezzo di una tavolata di trenta persone in una sala di una pizzeria super affollata. Dieci margherite, cinque capricciose, due sorrentine con i calamari fritti, eh no se poi si paga alla romana allora prima io prendo un antipastino...due...tre...quattro....Ecco un vassoio pieno di coppe di vetro foderate da una foglia di lattuga. Da questi scrigni, tesori sotto forma di gamberetti di provenienza ignota, affogati in un mix chimicissimo di maionese industriale e ketchup (ma la vera salsa rosa come si fa?).

Che sogno: un mondo dove location, menù e servizio hanno sempre contato zero, il conto non è mai salato, ma sempre gonfiato dai furbetti pronti a ordinare il filetto al pepe verde tentando di farlo pagare agli altri.

Ok, sono un boomer di emme che invecchiando annoia il prossimo con la nostalgia del passato, ma siete proprio sicuri che, dopo un anno e mezzo di sbatti pandemico, non abbiamo tutti bisogno di un po' di sana ignoranza vintage?

La canzone dell'estate non è già più la ricercata Musica Leggerissima, partita lunga da Sanremo. Non sarà nemmeno un tormentone di Baby K o Giusy Ferreri & C, ma un feat. dove la vera protagonista è, udite udite, Orietta Berti, l'usignolo di Cavriago. Fedez e Achille Lauro, due ragazzotti a fare da spalla a una sciura classe 1943. Già, perché se Mille sono gli sbatti, tanta è anche la voglia di non pensarci!

Oh ecco, nel mentre arriva il mio cocktail di gamberi. Anche se l'impiattamento è 2.0 (niente coppa di vetro, ma una rivisitazione con un piatto lungo e stretto) non posso che complimentarmi con Pippo, il proprietario dell'enoteca. Ogni volta che ripassa lo sfido con un lungo elenco di piatti vintage: risotto con le fragole, lui replica con penne alla vodka; uova ripiene contro tortelli panna e prosciutto; tartine con prosciutto crudo e kiwi...un elenco infinito di preparazioni che nel 2021 garantirebbero la sicura eliminazione ai casting di Masterchef. Però ci fanno sognare...

Labbra rosse Coca Cola, Orietta si dimostra più influencer di Cristiano Ronaldo, alla faccia di tutti i paladini del salutismo che vedono come bestemmie in chiesa le bevande gassate (e zuccherate).

Non sono Giargianate. È proprio quell'illusione della Prima Repubblica che vogliamo rivivere nell'estate 2021. Un clima di abbondanza senza fondo e privo di preoccupazioni per il futuro. La resa dei conti? Rimandata a settembre.

Anche per questo la maggior parte delle persone si è messa diligentemente in coda per farsi iniettare dosi di vaccini che, saranno pure di nuova generazione, ma meglio non farsi troppe domande. Come si dice a Milano piutost' che nient' l'è mej piutost. Con buona pace di negazionisti, complottisti, no-mask, no-vax e compagnia cantante. Vaccinarsi è diventato nazionalpopolare, il richiamo della piadina romagnola molto più forte di ogni teoria cospirazionista da social sulla pandemia.

Saranno le bollicine che si abbinano alla perfezione con la grassezza dei gamberi in salsa rosa, sarà la brezza frizzantina che sale dal Naviglio, che mi fa sognare la Sardegna, ma con l'enotecaro Pippo già immaginiamo un evento: seratona dedicata ai piatti tipici degli anni '80/'90.

Grandi progetti sì, ma mi raccomando, non quando c'è la partita. Forza Azzurri!

 

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