Se il termine Yolo Economy non vi dice niente, probabilmente non siete più dei ragazzini. O, semplicemente, non siete sul pezzo. Vi briffiamo noi. Yolo è l’acronimo di You Only Live Once, alias si vive una volta sola. Accoppiato a Economy sta a indicare un nuovo trend del mondo del lavoro: i giovani non sono più attratti dal posto fisso ma piuttosto dal lavoro agile, specialmente nei settori digital.
Una trasformazione figlia dei nostri tempi, che stanno modellando la crisi di contratti e tempi indeterminati in un nuovo modo di vedere la vita e il lavoro. Lo smart working causa pandemia non ha fatto altro che accelerare questo processo, rendendo evidente quanto la libertà di partite iva e lavoratori agili sia tutto sommato meglio del contrattino e delle canoniche otto ore in ufficio every day. E pazienza se si guadagna meno, pazienza se del doman non v'è certezza. I più interessati a questo nuovo mood sono i Millennial e parte della Generazione Z, che spesso considerano il posto fisso soffocante e lo abbandonano (o nemmeno lo cercano) per avviare nuove attività, trasformando una passione in lavoro.
Una trasformazione spinta anche dall'avvento e dal successo dei social, diventati per molti nuova fonte di espressione e, perché no, guadagno. I giovani non sono interessati ai modelli dei loro vecchi, spesso assorbiti e sacrificati sull'altare dello stipendio a fine mese. La Yolo Economy va a braccetto con una nuova concezione della vita e del tempo libero, nella quale trova spazio un lavoro flessibile e gestibile in autonomia, un bisogno di avventura e di libertà.
"La yolo economy sta facendo reinventare la vita ai più giovani", ha scritto il puntualissimo Kevin Roose sul New York Times a proposito del fenomeno. "La pandemia ha avuto un impatto, anche emotivo, su tutti. Tutto questo sta spingendo molti Millennial a rivalutare le proprie priorità. Alcuni stanno abbandonando lavori stabili per avviare nuove attività. Il rischio sembra essere il nuovo mantra, dopo mesi segnati da uno stato di ansia ed esaurimento". Se i giovani sono i veri protagonisti della Yolo Economy, il mood si vive una volta sola piace molto anche agli over, che con la pandemia stanno rivedendo le loro priorità. Oh, anche il nostro Imbruttito si è lasciato ingolosire da questo trend, come racconterà il film "Mollo Tutto e apro un chiringuito".
Un recente sondaggio di Microsoft ha rilevato che oltre il 40% dei lavoratori a livello globale sta valutando la possibilità di lasciare il lavoro, anche se sicuro e ben pagato. Niente di nuovo: vi avevamo raccontato tempo fa che molte persone stanno decidendo di licenziarsi pur di non tornare in ufficio, dopo mesi passati in smart working. "Abbiamo avuto tutti un anno per valutare se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere - ha detto Christina Wallace, docente senior presso la Harvard Business School - soprattutto per i giovani a cui è stato detto di lavorare sodo, ripagare i prestiti così un giorno ti godrai la vita. Molti di loro stanno mettendo in dubbio questa equazione. E se volessero essere felici in questo momento?".
La Yolo Economy è nata in risposta alla crisi ed è diventata necessità di uscire dalla gabbia del lavoro sicuro ma ripetitivo e frustrante. Ecco allora spuntare come funghi nuove skills e nuovi jobs, frutto del bisogno di inventarsi e reinventarsi. Counselor, career coach, esperti di criptovalute, startupper sono tra i nuovi, fieri rappresentanti della Yolo Economy. "L’anno scorso è stato importante capire come le aziende valutino davvero la loro forza lavoro" - ha detto Latesha Byrd, un career coach a Charlotte, Carolina del Nord - "È diventato difficile continuare a lavorare per le aziende che operano come al solito, senza tener conto di come le nostre vite sono cambiate dall’oggi al domani".
C'è da dire, poi, che i più giovani non hanno più fiducia nella meritocrazia, nei tradizionali percorsi per fare carriera e nel sacrificio come unico mantra. Del resto... come dargli torto?
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