Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

Editorial
031219christmasstress

No vabbè, ditemi che non è vero! Ci stiamo avvicinando con passi lunghi e ben distesi alle settimane più full dell'anno.

La pioggia autunnale? Il freddo e la scighera? Le giornate in cui fa buio alle quattro e mezza del pomeriggio? I contagi che risalgono? 

Tutto questo è nulla di fronte al countdown che è già partito, velocissimo, in direzione delle festività di fine anno. Una bomba a orologeria pronta a far esplodere lo sclero proprio nel momento in cui, tradizione impone, dovremmo essere tutti più buoni.

Si armino le agende, si dispieghino i piani ferie, si dispongano i pacchetti regalo, si schierino i panettoni, ma prima di tutto si chiudano i conti. Già, perché il fiscal year volge al termine e vuoi non dare un bel colpo di coda al fatturato in extremis, nell'anno della ripresa? Perché il business non dorme mai, ma figa, crolla il PIL mondiale se rimandiamo qualcosa a gennaio? 

Nel mezzo non ci si può esimere dal partecipare a millemila eventi tra aperitivi, feste aziendali, recite dei nani e scambi di auguri. Qui anche i più duri di comprendonio capiscono cosa significhi vivere perennemente sulla sottile linea di confine tra il busy e lo sbatti!

D'altronde, dicono, dobbiamo recuperare quello che non abbiamo fatto lo scorso anno. Ma perché? Siamo stati così tanto bene nel 2020, liberi dall'ansia da prestazione ci siamo goduti in pieno l'autentico spirito pre-natalizio. Ci vediamo per gli auguri? Non lo so sai c'è la zona rossa, il lockdown. Magari giusto un caffettino da asporto per strada, al volo perchè fa freddo. Se no collegati un attimo su Skype...rapido e indolore.

Invece in questo 2021 la macchina infernale si è già messa in moto. A partire dallo scambio dei doni. Le strenne hanno ripreso a circolare vorticosamente. Girano voci che nella stessa azienda alcuni cadeau passino di scrivania in scrivania dal lontano 1973. Pare che i pacchetti abbiano già fatto quattro volte il giro dell'organigramma e siano stati testimoni di dieci cambi di CEO. 

Se riusciremo a sopravvivere al challenge del Christmas time aziendale quello che ci darà la botta finale sarà l'organizzazione con i parenti del Natale, quello vero, che quando arriva arriva è sempre un'immensa rottura di zebedei.

Belli i tempi non sospetti in cui ci siamo permessi di perculare il dottor Pregliasco quando ci ha consigliato di pianificare il pranzo di Natale su Zoom. Con il senno di poi mica aveva tutti i torti. Non solo per il Covid, ma soprattutto per la nostra salute mentale. Non siamo più abituati alla grandinata di battute e domande indiscrete (sei ingrassato, è ora di mettere la testa a posto e sposarsi, quando allargate la famiglia? ecc ecc). Pensavamo di aver cancellato per sempre la necessità di  dare retta a personaggi dell'albero genealogico che appaiono come per magia solo il 25 dicembre per poi sparire durante il resto dell'anno. Confidavamo anche di aver accantonato vita natural durante la malsana abitudine di ingurgitare 12k calorie in tre ore senza motivo. Invece, eccoci di nuovo qui a santificare le feste al ritmo di Jingle bell, Jingle ball (che girano a mille).

Lo step successivo di questo mese infernale ci porta dritti a salire al livello PRO: eccoci arrivati al 31 dicembre! Tutto pieno di bollini rossi. Non per la colorazione delle zone, ma perché le baite di Courma sono tutte affittate già da Ferragosto. Allora cosa si fa a Capodanno? 

Si torna alle vecchie malsane abitudini. Non avere la più pallida idea di come, ma essere vincolati dal cliché, a trovare qualcosa di super cool per festeggiare l'inizio di un nuovo anno che crederemo essere diverso solo fino a quando durerà l'effetto brindisi. Poi, lo sappiamo, non cambierà un cazzo come al solito, a parte la botta dell'hangover. Peso...

In tutto questo, sarà bastato un mese così intenso per farci perdere anche quei pochi neuroni che ci erano rimasti a fine novembre. Forse, ma forse, il coprifuoco non era poi una gran giargianata!

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito