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Io e l’inflazione, come il carovita mi sta mandando in sbatti!

La parola inflazione sembrava non rientrare più nel vocabolario. In realtà la girandola di aumenti ci sta veramente facendo sclerare.

Carovita! Chi era costui?

Qualche giorno fa, ancora traumatizzato dopo aver simulato la data della pensione sul sito dell’INPS, sono uscito di casa e mi sono accorto che i prezzi stanno aumentando sempre di più.

Lievitano, come il costo della michetta dal prestiné. Galoppano, come i cavalli che a breve dovremo sellare per continuare a sfrecciare in circonvalla. In pratica, con gli stessi dieci euro di benzina, prima ci facevi una gita sul Lago di Garda (sì, ma sponda lombarda, senza andare troppo in su). Ora è già tanto se arrivi in riserva a Caronno Petrusella. 

Su SkyTg24 mi sembra di aver sentito Mariangela Pira spiegarci, con parole semplici, che questa drammatica sensazione di sentirsi più povero ogni giorno che passa ha un nome ben preciso: si chiama inflazione.

A quel punto, però, volevo capirne di più, andare sino in fondo alla questione prima di sprofondare. Ho cominciato a scrollare nervosamente i contatti in rubrica, alla ricerca di espertoni bocconiani in grado di spiegarmi quello che sta succedendo.

In realtà nessuno di questi MBA, super Chief Executive, Head of qualcosa, mi ha saputo illuminare più di tanto. Pare che lo spettro dell’inflazione fosse stato acchiappato nell’ultimo decennio e rinchiuso per sempre nei libri di storia. In pratica tiravamo giù i santi dal cielo per qualche aumento spot al casello e non ci accorgevamo di quanto eravamo fortunati ad avere prezzi bassi e fissi per il pieno e la rustichella in Autogrill. 

Ok, e quindi? Io sto andando veramente in sbatti. Come posso difendere il potere d’acquisto di quei quattro spicci che mi ritrovo in tasca?

A quel punto ho capito di dover cercare conforto presso il nemico. Ho pensato che solo coloro che l’inflazione l’hanno provata sulla loro pelle, bella forte e a doppia cifra, possono avere gli anticorpi per sopravvivere alla spirale di aumenti.  

Sapevo di trovarli, come sempre, ancora lì. Non c’è pandemia o guerra che tenga. Nulla al mondo potrà scalfire il serpentone all’alba in coda alle Poste per ritirare la baby pensione. 

Anche i matusa però non mi sono stati per niente di aiuto. Continuavano a parlarmi di uno strano meccanismo per cui a un aumento dei prezzi corrispondeva un incremento automatico dei salari. In pratica l’inflazione era al 20%, ma te ne potevi tranquillamente sbattere, intanto con lo stipendio ci avresti comprato le stesse cose. Loro sono stati salvati dalla scala mobile mentre noi sprofondiamo nelle sabbie mobili, con gli ascensori completamente bloccati.  

Stavo rientrando mestamente in casa quando ho beccato il mail delivery…ops il postino. Finalmente ho potuto guardare in faccia il colpevole, reo di depositare nella mia buca delle lettere bollette e avvisi di pagamento di qualsiasi genere. 

Per farla breve, questa volta toccava all’elettricità ed è stato il colpo di grazia.

Nonostante la mia dolce metà abbia appeso nel tinello una gigantografia di Greta Thunberg che mi guarda storto ogni volta che provo a far partire la lavastoviglie di giorno e con il cestello pieno a metà, la bolletta della luce è raddoppiata rispetto a dodici mesi fa. 

In pratica dai una bella sforbiciata ai Kilowatt assorbiti e loro, per premiarti, ti dimezzano i K sul conto in banca. 

Greta ora sembra fiera di me. Mi osserva mentre organizzo una cena a base di cruditè a lume di candela, che più che a salvare il pianeta, serve a rallentare un po’ la folle corsa del contatore.

Questa sera tra l’altro è un’occassione davvero speciale: devo condividere una cosa importante con la mia dolce metà.

Cara, cosa ne dici di prenotare le vacanze… a Caronno Petrusella? Non preoccuparti, possiamo pagare a rate!

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