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Editorial
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Prima o poi qualcuno ci farà un film, ne siamo certi. La storia di Leonardo Del Vecchio è talmente sorprendente che merita di essere raccontata, soprattutto adesso che il protagonista non c'è più. Il fondatore di Luxottica, infatti, è morto ieri mattina al San Raffaele, dove era ricoverato a causa di una polmonite. Aveva 87 anni, e alle spalle una vita ricca, piena, che dal basso lo aveva fatto salire sulla vetta più alta. Una storia cominciata, e conclusa, nella sua Milano.

Leonardo Del Vecchio è stato prima di tutto un uomo a cui nessuno ha servito la pappa pronta, anzi. Uno che il podio dei più ricchi del mondo è andato a prenderselo partendo da zero, altroché. Nato a Milano, era l'ultimo di quattro fratelli. Il padre Leonardo, commerciante di frutta di origini barlettane, muore poco prima della sua nascita, e anche per questo la madre Grazia Rocco decide di ricordarlo dando al nascituro lo stesso nome. Pochi anni dopo, il giovane Leonardo viene affidato al collegio dei Martinitt, dove resta fino al diploma di scuola media. A 15 anni va a sgobbare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice di medaglie e coppe. Qui, la prima svolta: i proprietari lo convincono a iscriversi ai corsi serali all'Accademia di Brera per studiare design e soprattutto incisione. 

Passiamo al Leonardo 22enne, che da Milano se ne va in quel di Pieve Tesino, un paesello del Trentino, dove trova lavoro come operaio in una fabbrica di incisioni metalliche. Nel 1958 si trasferisce quindi ad Agordo, in provincia di Belluno, e qui apre una bottega di montature per occhiali. Tre anni dopo, la bottega diventa Luxottica S.a.s., presente? All'iniziano c'erano solo 14 dipendenti, specializzati nella produzione di minuteria metallica per le occhialerie. Nel 1967, un'altra svolta importante: l'azienda inizia anche a produrre occhiali completi e a commercializzarli con il marchio Luxottica. Cosa a cui poi si dedicherà totalmente, abbandonando la produzione per conto di terzi. Gli anni '80 sono quelli della consacrazione: i dipendenti si moltiplicano come funghi e l'azienda sbarca negli States. E dal 1990 taaac, Luxottica entra nella Borsa di New York.

Dal dicembre 2000 Luxottica è quotata nella Borsa di Milano, cosa che ha migliorato la capacità dell'azienda di acquisire altri marchi del settore, tipo Vogue, Persol e Ray-Ban. L'azienda negli anni è diventata un colosso mondiale dell'occhialeria, fino alla fusione con il gigante delle lenti Essilor, nel 2017, che ha dato vita ad EssilorLuxottica. Per quanto riguarda la vita privata, Del Vecchio è stato sposato tre volte e ha avuto sei figli: dal primo matrimonio con Luciana Nervo sono nati Claudio, Marisa e Paola; Leonardo Maria è nato dall'attuale moglie Nicoletta Zampillo che ha sposato nel 1997 e, dopo il divorzio del 2000, ha risposato nel 2010; Luca e Clemente sono nati invece dala relazione con Sabina Grossi.

"EssilorLuxottica esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutta la comunità di dipendenti nel mondo per questa enorme perdita. Il Consiglio si riunirà per determinare i prossimi passi", ha fatto sapere l'azienda, annunciando la scomparsa dell'imprenditore. Cordoglio anche da parte di Mario Draghi: "Per oltre sessant’anni protagonista dell’imprenditoria italiana, Del Vecchio ha creato una delle più grandi aziende del Paese partendo da umili origini, dall’accoglienza presso l’orfanotrofio dei Martinitt a Milano e dall’esperienza come garzone e operaio", ha dichiarato, ricordando gli inizi dell'imprenditore. Non poteva mancare anche l'intervento di Beppe Sala, per cui "il valore fondante di Milano è il lavoro e Leonardo del Vecchio vi ha speso tutta l'esistenza, fino all'ultimo suo istante".

"Luxottica non mi ha mai dato rimpianti. L’unico rimpianto ce l’ho quando vedo qualcuno per strada con un occhiale che non è nostro. Vorrei mettere su gli occhiali a tutti", dichiarò una volta. Cavaliere del Lavoro dal 1986, maggior azionista di Mediobanca oltre che di Generali, tre lauree e due master honoris causa, Leonardo Del Vecchio lascia un patrimonio personale valutato dalla rivista Forbes in oltre 27 miliardi di dollari, cifra che lo aveva reso il secondo uomo più ricco d’Italia nel 2022. Ma, soprattutto, Leonardo Del Vecchio è stato un vero esempio di uomo che si è fatto da solo, portabandiera del Made in Italy e, ça va sans dire, orgoglio meneghino.

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