Non è una City per imprenditori. Strano, detto di Milano. Eppure il post su LinkedIn di Lorenzo Lodigiani, giovane imprenditore fondatore di Ncode, sta facendo molto riflettere su quanto la City stia diventando probibitiva, soprattutto per i costi eccessivi degli affitti. Ecco perché c'è chi sta iniziando a valutare seriamente la possibilità di spostarsi fuori Milano, in cerca di sistemazioni meno glamour ma più fattibili per il portafogli. Il Lodigiani, astigiano di nascita ma formato tra Mantova e Milano, per la sua impresa tech ha scelto addirittura un'altra big City, Torino, che ha prezzi più onesti e un ecosistema in forte crescita. Possibile, quindi, che anche da noi stia iniziando a manifestarsi quel fenomeno già ben noto nella Silicon Valley, culla di aziende e multinazionali big del settore tech. Proprio in quel di San Francisco, infatti, si sta verificando un esodo di massa verso i centri limitrofi, meno blasonati ma più economici.
"Me ne vado da Milano. Anzi, a dirla tutta me ne sono già andato. Venerdì mi sono preso la giornata, ho fatto i pacchi, e ho fatto il trasloco. Ho deciso di dare priorità al mio benessere fisico e mentale, e a Milano non sentivo di poterlo fare", ha scritto Lodigiani nel suo post su LinkedIn, raccontando quanto Milano sia una città che dà tanto ma che, di contro, chiede anche tantissimo. Forse troppo. "Milano non è sostenibile per un giovane aspirante imprenditore: il costo della vita non mi ha mai permesso di uscire la sera senza prima farmi i calcoli su come quell'uscita avrebbe impattato sulle mie finanze", ha ammesso l'imprenditore, non senza una certa amarezza. Vivere e lavorare in centro, per il fondatore della startup Ncode, non è fattibile. Ma nemmeno spostarsi in periferia, "dove i servizi non sono gli stessi, e dove per arrivare ovunque tu voglia andare devi comunque mettere in conto mezz'ora buona, e ammetto che dopo lunghe giornata di lavoro il pensiero di prendere e cambiare metro o bus ha messo in difficoltà la mia voglia di uscire". True story.
Lorenzo due anni fa ha fondato Ncode insieme a Giuseppe Stranieri; due super giargiana, il primo piemontese e il secondo pugliese. All’inizio i due avevano anche un office, ma costava too much e quindi ciao. Poi sono aumentate le bollette dell’energia e pure l’affitto del bilocale in periferia in cui abitava Lorenzo, passato da 1.200 a 1.600 euro al mese. Ecco perché, alla fine, la scelta è ricaduta su Torino. Che comunque è a un'ora da Milano, quindi volendo Lorenzo potrebbe pure trasformarsi nel primo pendolare delle startup. Del resto i prezzi sono un'altra roba, rispetto alla City. "Bilocale in via Mazzini: 800 euro. Ho traslocato venerdì scorso - ha raccontato ancora Lodigiani - Ufficio? Per ora al coworking Copernico, poi avrò una rete di collaboratori in tutta Italia e conto di avvalermi dell’ecosistema innovativo di Torino che conosco poco ma so essere molto forte. Non vedo l’ora di cominciare". Nemmeno Lorenzo sa se questa sia stata la scelta giusta: "Lo scopriremo", scrive nel suo post. Ma, intanto, ci prova.
I commenti sotto il suo lungo sfogo non sono mancati, tra chi ha espresso solidarietà e comprensione per la scelta, chi si è aggregato a lodare Torino come città a misura di giovane imprenditore, e chi invece ha storto il naso. Francesco Agostinis, co-founder di LOOP, ha replicato con un punto di vista diverso, ma comunque interessante. "Lorenzo, io invece penso che tu abbia una visione abbastanza ridotta della faccenda, dovuta a esperienze personali. Io da imprenditore ho scalato rapidissimamente qui a Milano, sia stile di vita che stipendio. Dipende sempre che tipo di persona sei, cosa cerchi, quanto sei bravo a inserirti in network di livello e soprattutto se trovi il tuo equilibrio personale. Non è per tutti, ma la soluzione comunque non è mai spendere meno, è scalare di più il ritorno sulle proprie competenze, secondo me".
Insomma... a ciascuno il proprio point of view!
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