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Ecco chi firmerà l’albero di Natale in Piazza Duomo quest’anno

Sarebbe proprio Cristina Fogazzi a essersi aggiudicata l'albero più prestigioso della città. Il Natale di Milano, però, quest'anno sarà sicuramente meno luminoso. Colpa della crisi energetica che costringerà alcuni quartieri a stare al buio.

Ci siamo: è arrivato quel momento dell’anno in cui si scoprono gli altarini. O meglio, si scoprono i brand che firmeranno gli alberi di Natale della City. La svolta riguarda il main tree, quello in Duomo: ad aggiudicarselo dovrebbe essere stato l’Estetista Cinica, il brand beauty di Cristina Fogazzi, imprenditrice e blogger bresciana che ha dato vita a un vero e proprio impero milionario. Il condizionale al momento è d’obbligo: c’è chi dà la notizia per certa, chi rimane ancora sul vago. Salvo clamorose soprese, però, dovrebbe essere stata proprio la più amata dalle Fagiane a vincere il bando del Comune per illuminare il Christmas tree più prestigioso della città. Notizie sull’albero, però, zero. Non sappiamo se sarà un classicone, se virerà più verso l’hi tech o il creativo. We will see.

L’unica notizia certa è che l’albero dell’Estetista Cinica verrà acceso nella giornata di Sant’Ambrogio. Perché sappiamo bene che il Natale dei milanesi, nonostante ormai sembri arrivare sempre prima, comincia ufficialmente il 7 dicembre. As usual, di alberi sparsi per la City ce ne saranno diversi: Chanel firmerà quello in piazza Cordusio, mentre in piazza della Scala il tree sarà griffato Dior Parfums. Dils, società che opera nei servizi immobiliari, si occuperò invece di piazzare 8 abeti in altrettanti quartieri periferici. Dell’abete in piazza XXV Aprile si occuperà invece l’azienda automobilistica Subaru.

Tempo fa, però, vi avevamo aggiornato su quanto pure il Comune di Milano stesse subendo il rincaro dei prezzi di gas e luce. “La nostra bolletta fa spavento”, aveva dichiarato Beppe Sala. Capirete bene, quindi, che a ‘sto giro non è possibile illuminare la città come sempre, come se non vivessimo in un periodo di guerra e prezzi folli. La crisi energetica obbliga a festeggiare, sì, ma un po’ più al buio. Alcune vie del quadrilatero della moda, per dire, si illumineranno solo grazie ai commercianti. “Per il prossimo periodo natalizio MonteNapoleone District, l’associazione che riunisce oltre 120 Global Luxury Brand e gli Hotel 5 Stelle lusso Partner, si occuperà per la prima volta – senza il supporto di uno sponsor privato – dell’allestimento delle luminarie nelle vie del Quadrilatero”, è stato annunciato.

Nessuno sponsor si è fatto avanti per addobbare con lucine alcune vie del lusso. Addirittura Largo La Foppa e Corso Garibaldi, che nel 2021 furono finanziate da Netflix, potrebbero trascorrere un Natale al buio, giusto per capire come stiamo messi. Però oh, ci sta. “Stiamo pensando di non allestire le luminarie. Senza sponsor, non riusciamo a sostenere i costi. Molti commercianti preferiscono risparmiare”, ha spiegato Diego Travaglio, portavoce di Garibaldi District, che comprende corso Garibaldi e largo La Foppa, come riportato da Repubblica. Stessa storia in viale Monza, lo scorso anno sponsorizzati da Nivea. “Non abbiamo avuto contatti con nessuno sponsor quest’anno. Solo un 30% di commercianti probabilmente illuminerà le vetrine. Il 70% vorrebbe rinunciare”, ha detto Lucia Lamberto, presidente di VivivialeMonza. 

Anche per corso di Porta Romana zero sponsor. Nel 2021 c’era stata Unipol, quest’anno però siamo in tempi di magra. “Faremo tutti gli sforzi necessari per illuminare il corso. Non vogliamo un Natale al buio”, ha detto a Repubblica Sabrina Frigoli, Presidente dell’Associazione Porta Romana Bella. Del resto il Mayor ci aveva avvisati eh. “Le luminarie a Natale saranno ovviamente più contenute, a led, magari con orari un po’ più ridotti. Però penso che debbano rimanere”. L’è inscì.

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