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Editorial
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Matteo Trapasso, 24enne from Monza, aveva un sogno: aprire un micro panificio a Milano. Non semplicemente micro, il più micro d'Europa. Gli ingredienti c'erano tutti: una passione smodata per il pane (ereditata dal papà pizzaiolo), esperienza nel settore e ambizione. Infornando il tutto, il risultato non poteva che essere uno: un localino in via Stoppani, zona Porta Venezia, di nemmeno 9 mq aperto lo scorso novembre. Si chiama Trama (un mix di cognome e nome) e, possiamo dirlo, è il panificio artigianale più piccolo d'Europa. E bravo Matteo!

Lui sembra felicissimo del suo lavoro, sempre con le mani in pasta. Ci sentiamo un po' dei boomer quando gli facciamo notare che la professione del panettiere non sembra particolarmente conciliante con la vita sociale. Eravamo rimasti alla sveglia alle due di notte, no? "No, non è più così - ci spiega Matteo - Io anzi faccio una bella vita devo dire (ride, ndr). Inizio alle 7 del mattino e finisco alle 8 di sera, non si lavora più di notte. Con il mio pane e i miei prodotti posso permettermi di lavorare di giorno, stoccare in frigorifero e cuocere tutto la mattina. Considera che comincio con i forni che si accendono da soli. Quindi quando arrivo è tutto pronto, basta solo infornare, sfornare, e cominciare a fatturare. Per me la vita sociale è fondamentale e non ci rinuncio!". Figa, eravamo rimasti davvero indietro con l'evoluzione della professione.

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La nascita del Trama è molto romantica, perché sboccia da una grandissima passione. "La mia storia nasce forse il giorno in cui sono nato: mio papà è un pizzaiolo che ha fatto della pizza la sua vita e diciamo che forse la farina mi scorre nel sangue da sempre - ci ha spiegato Matteo - L'amore platonico fra me e il pane è nato ufficialmente nel 2015 in un ristorante svedese di Milano, in cui preparavo pane per degli open sandwich danesi (gli smorebrod). È stato amore a prima vista. Non vedevo l’ora di entrare in laboratorio la mattina e mettermi a impastare, e la sera finivo con un sorriso a 789 denti. Avevo 17 anni. Finita la scuola alberghiera nel 2017 ho iniziato subito a lavorare per un anno in un forno a Monza, poi qualche mese in un forno a Milano e poi ho deciso di seguire mio papà che stava aprendo una pizzeria a Chiavenna. Dopo 2 anni con lui ho deciso di prendere la mia strada e aprire TraMa".

Insomma, fare il pane, per Trapasso, è la roba più bella del mondo. "Perché è una delle poche lavorazioni in questo ambito che mi crea un'emozione tale da farmi sentire al settimo cielo ogni istante in cui peso, impasto, formo, sforno. Non sento la fatica. 0 proprio". Un entusiasmo contagioso, che sarebbe bello se tutti provassimo per quello che facciamo, no? Abbiamo solo un dubbio: perché aprire il micropanificio più piccolo d'Europa? Cioè, parliamo di 8,87 mq di laboratorio, compreso di vendita. Una bomboniera. "Considera che 3 mq circa sono adibiti alla vendita e allo spazio in cui sosta un cliente alla volta, quindi in realta di lab vero e proprio saranno 5 scarsi - precisa Matteo - L’idea era quella di mettere un panificio su un rimorchio per cavalli e aprire un mini forno in versione food truck, ma è quasi impossibile fare un attività del genere (in versione itinerante) in Italia. Allora mi sono detto: 'lo trovo fisico sì, ma micro'".

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Noi però vogliamo la verità: il panificio lo volevi micro per risparmiare o per una questione di primato? "Assolutamente per una questione di primato - ammette Matteo - Che poi ti dirò, è nata per caso, io lo volevo piccolo, ma mai mi sarei immaginato così piccolo. Quando ho visto il locale ho fatto due calcoli e mi sono detto: cazzo, ma sai che potrebbe essere il più piccolo d’Europa! È così è!
Ti dirò di più, stiamo cercando di capire se è il più piccolo del mondo!". Figa, level Guinnes World Record, Gerry preparati.

Se passate per il TraMa, troverete "semplicemente pane a pasta madre, quindi con una fermentazione di almeno 24 ore, torte da forno e qualche focaccia". E poi grandissima attenzione alla sostenibilità. "Cerco di ridurre al massimo gli sprechi. Il packaging è completamente ecosostenibile e cerco di far entrare il minor quantitativo di plastica possibile. Inoltre i macchinari sono interconnessi tra loro e comunicano per mezzo di un software. Questo permette di monitorare i consumi istantanei e ridurli al minimo. Quindi consente di avere un impatto ambientale ridotto. Figa, posso dirlo? Oltre che micro è pure eco e smart!".

E chi vuole può pure fermarsi a prendere una roba per pranzo, le proposte sono poche ma goduriose. "Focacce alla pala in tre varianti: rossa, bianca e con del pomodoro San Marzano e mozzarella di bufala". Quando l'idea di aprire il TraMa era ancora solo un sogno nel cassetto, Matteo Trapasso decise di aprire una raccolta fondi su Gofundme, rivolta a tutti coloro che desideravano aiutarlo nel suo progetto. "La raccolta fondi non si è mai fermata, i soldi che arrivano dal giorno in cui ho aperto cerco di investirli per sviluppare nuove proposte", ci ha spiegato. Se volete dare un contributo, quindi, la pagina è ancora operativa. Bella Matte!

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